Una legge regionale per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro Stampa

consiglio_regionaleANCONA 17.5.2012 - Approvata dal Consiglio regionale la proposta di legge sull'apprendistato. Nel dettaglio tutte le novità previste

“L’approvazione da parte del consiglio regionale della proposta di legge sull’apprendistato apre una nuova stagione in tema di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.  Questa approvazione rappresenta infatti un passo fondamentale  per rilanciare ulteriormente questo contratto a causa mista, formazione –lavoro, importante sia per i datori di lavoro che soprattutto per i giovani . E’ la risposta più concreta per combattere l’eccessivo precariato che ha caratterizzato negativamente gli ultimi anni in materia di occupazione giovanile.” 

Così l’assessore regionale alla formazione-lavoro , Marco Luchetti commentando l’esito dell’iter legislativo di un disegno di legge che, adeguando la precedente  legge regionale n. 2 del 2005,  ha recepito il decreto legislativo 167/2011. Tre le tipologie  di apprendistato previste : professionalizzante, per l’alta formazione e per il conseguimento di una qualifica o diploma.

“ In sostanza – prosegue l’assessore – l’apprendistato con questa nuova normativa   diventa la principale porta di accesso al mondo del lavoro anche grazie alla rimodulazione dei criteri per la formazione degli apprendisti. Si trattava infatti di facilitare il percorso verso una stabilizzazione lavorativa con lo strumento  dell’apprendistato che produce vantaggi economici per l’azienda e vantaggi formativi per il lavoratore che  acquisisce competenze spendibili in azienda e in altre realtà. Per l’azienda infatti l’apprendistato è un vero e proprio investimento sulla risorsa umana. Questo adeguamento normativo e le prossime deliberazioni attuative su cui si sta già lavorando e avviando la fase di concertazione con le parti sociali,  consentiranno dunque la piena applicazione dei contratti di apprendistato nella nostra regione .  

L’assessorato al Lavoro-Formazione – conclude l’assessore - è fortemente impegnato a favorire il maggior utilizzo di questa formula contrattuale potenziando  tutti e tre i profili e  migliorando anche gli standard formativi. Alla Regione, in collaborazione con le Province-  spiega l’assessore -  è infatti demandata la funzione di programmare una formazione di 120 ore nel triennio che sia efficace in rapporto alle professionalità impiegate e a tarare i percorsi formativi in base ai titoli posseduti .”