Fiom Marche: “Di scuola non si può morire” Stampa
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ANCONA 15.2.2022 - Dopo il tragico incidente di ieri la Segreteria della Fiom-CGIL Marche ha fatto sapere il proprio punto di vista: “Dopo Lorenzo Parelli, studente di 18 anni morto di stage, ieri nelle Marche un’altra giovane vita è stata spezzata da un infortunio sul lavoro nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

La Fiom Marche, nell’esprim ere totale solidarietà e condoglianze alla famiglia di Giuseppe Lenoci, ritiene che quanto accaduto non sia né un incidente, né una tragica fatalità, ma il risultato di un sistema in cui gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono quattro lavoratori ogni giorno. L’organizzazione sindacale marchigiana dei metalmeccanici pensa che il modello di alternanza scuola-lavoro e di stage debba essere totalmente rimesso in discussione, perché pur se pensato come formativo è diventato uno strumento di pericoloso sfruttamento, che legittima un mercato del lavoro in cui le aziende competono al ribasso su sicurezza e salari, come se fosse normale lavorare gratis senza diritti. 

 I governi che si sono susseguiti - prosegue la nota - hanno grandi responsabilità e per questo i metalmeccanici marchigiani fanno un appello affinché l’attuale modello dell’alternanza scuola-lavoro che ha prodotto tutto questo venga totalmente ripensato partendo dal presupposto che la scuola deve essere un luogo di crescita e relazione e non palestra di sfruttamento, precarietà e morte. Per tutti questi motivi la Fiom Marche si schiera con le studentesse e gli studenti aderendo e sostenendo tutte le mobilitazioni da essi indette, a partire da quella del 18 febbraio che si svolgerà a Fermo”.

 

Silvio Silvestri www.laprovinciamarche.eu

 

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