Situazione scuole marchigiane: l’assessorato all’istruzione chiede chiarezza all’Ufficio Scolastico Regionale Stampa

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ANCONA 4.9.2020 - Nell’imminente apertura della scuola l’Assessorato all’Istruzione della Regione Marche ribadisce che le lezioni avranno inizio il giorno 14 settembre e che è stata data la possibilità ai Comuni in accordo con le Prefetture di allestire seggi fuori dalle scuole in locali alternativi. Per questo è stato stanziato anche un finanziamento da parte della Regione.  Va sottolineata la grande disponibilità e il rigore nel metodo di approccio da parte delle aziende di trasporto pubblico e si ringrazia per la collaborazione. Nonostante le linee guida siano arrivate in ritardo il sistema si sta muovendo in modo coeso.

Permangono invece delle criticità notevoli dal punto di vista didattico sulle quali la Regione chiede di fare chiarezza ai soggetti competenti. Ad esempio, le aule. Si è affermato che sono poche quelle non a norma (5%), ma continuano ad arrivare alla Regione segnalazioni sul fatto che non siano sufficienti. Altro punto dirimente la didattica a distanza: è necessario capire, nei casi in cui si dichiara che sarà applicata, se si tratti di una scelta a priori del singolo preside o se sia motivata da criticità. Anche perché l’Ufficio scolastico regionale ha affermato che concederà gli sdoppiamenti là dove ci sono classi inadeguate.  Quindi, a rigor di logica, dove le classi sono a norma, la didattica a distanza non ha motivazione d’essere. Su questo punto serve sicuramente maggiore chiarezza: è necessaria una visione educativa condivisa che è quella della didattica in presenza come sostenuto dall’Assessorato anche al Ministero.

Inoltre tra le 10 criticità segnalate al MIUR, era stata inserita quella di Acquaviva Picena per il mantenimento dell’autonomia: 574 alunni. E' stata chiesta la deroga al DPR 81, ma invece pare si voglia smembrare un Isc (Istituto scolastico comprensivo) a breve. Si sottolinea che le 20 Regioni si stanno spendendo per il mantenimento dell’autonomia con le relative deroghe.

Sarebbe importante capire quale sia il modus operandi dell’Ufficio scolastico regionale e degli enti locali. Per quanto riguarda poi gli sdoppiamenti degli istituti superiori nell’entroterra, sono criticità prese in considerazione o trascurate nonostante la richiesta di Regione, presidi, genitori e parti sociali? Il Liceo Musicale di Fermo è oggetto di approfondimento? L’Assessorato all’Istruzione e la Regione Marche attendono dall’Ufficio Scolastico Regionale un monitoraggio e una comunicazione precisa della situazione e dell’organico assegnato alle Marche. Purtroppo si avrà quello che si sarà stati capaci di chiedere. L’impegno per la scuola nelle Marche è stato trasversale: si chiede a chi la gestisce e a tutte le parti coinvolte di spiegare espressamente quello che si vuole fare.

(Silvio Silvestri – www.laprovinciamarche.it)

 

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