Ad Ancona rinasce la città universitaria. Sindaco Mancinelli: “Città accogliente per gli studenti fuori sede”. Stampa
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ANCONA 16.12.2019 - Un tassello della nuova città universitaria di Ancona, un’opportunità per il rilancio del suo centro storico. È stata la chiave di lettura della “giornata di rinascita” quella che ha vissuto oggi il capoluogo di Ancona con l’inaugurazione dello Studentato del Buon Pastore. Un edificio storico del 1628, contrassegnato da varie vicende e trasformazioni: da Convento dei Padri Scolopi a Istituto Buon Pastore di padre Birarelli nel 1878 (la maggiore istituzione per l’educazione gratuita della gioventù anconetana), poi edifico pesantemente bombardato nel 1943, passato quindi al Comune e nel 2007 all’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio). Ora viene restituito alla città, dopo un investimento di 19 milioni di euro e la realizzazione di 88 posti letto per studenti.

È una giornata di festa e un momento di gioia perché restituiamo alla città, dopo 40 anni, un pezzo della sua storia - ha detto il presidente Luca Ceriscioli - Un passaggio importante per la stessa Regione che sta investendo per accrescere i posti letto disponibili. Riuscirlo a fare nel centro storico, creando un connubio tra studenti e città, moltiplica il valore sociale dell’intervento. La città si trova invasa dall’energia positiva di chi viene a studiare, sostenendo l’economia locale e promuovendo la vivacità del centro storico”. Ceriscioli ha poi anticipato che la Regione sta trattando con il Comune una permuta tra l’area sportiva di Pietralacroce e l’ex caserma Fazio, attigua al Buon Pastore, “per realizzare un altro studentato. Coltiviamo anche l’idea di utilizzare il vecchio Salesi, una volta pronto il nuovo ospedale, per altri alloggi studenteschi, con l’obiettivo di creare una cittadella nel cuore di Ancona”. Il presidente ha anche rivelato che il recupero del Buon Pastore è stata la molla per costituire l’Erdis (Ente unico che gestisce i servizi per il diritto allo studio destinati agli studenti delle università marchigiane): “Era un cantiere bloccato, rischiava di trasformarsi un’incompiuta. Ha dato la consapevolezza che il sistema di quattro Ersu non funzionasse. La complessità di gestire semplicemente investimenti richiedeva una forza e una qualità diversa. È stata la spinta verso Erdis che, in questi anni, ha aumentato le borse di studio, gli investimenti, quasi 50 milioni di euro e i posti letto. Il coraggio del cambiamento è stato ampiamente ripagato”.

Il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, ha ribadito che “oggi rinasce un pezzo fondamentale del centro storico. Lo studentato riporta vita e attività nel cuore di Ancona. È un modo concreto per declinare lo slogan cittadino di Ancona Città Universitaria, accogliente nei confronti degli studenti, in particolar modo di quelli fuori sede. È l’inizio della futura Cittadella dello studio, perché altri progetti sono in cantiere, grazie a una strategia condivisa tra Regione, Comune e Università”.

Il rettore della Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, ha ribadito che “il Buon Pastore sarà un luogo di riferimento per la città. In questi anni l’Università ha perso 700 studenti e ha un numero di studenti stranieri molto basso, attorno all’uno per cento. Dobbiamo migliorare, puntando sull’internazionalizzazione dei corsi universitari, ma occorre potenziare anche la logistica per ospitare i ragazzi. Occorre ragionare sul tema dell’accoglienza, perché siamo comunque l’università marchigiana più grande come numero di studenti iscritti. Con 50 anni di attività siamo però la più giovane università delle Marche, con una cultura universitaria che deve crescere ulteriormente. Da questo punto di vista il progetto del Buon Pastore, insieme ad altri che arriveranno, è un progetto per l’università, ma anche per la città, perché fa crescere, ad Ancona, il concetto di città universitaria”.

Angelo Brincivalli (direttore generale Erdis Marche), ha confermato che “obiettivo comune è riuscire a costruire una cittadella universitaria nel cuore di Ancona. Disponiamo già di 96 posti letto nello studentato di via Scosciacavalli, adiacente al Buon Pastore. Dovremmo, a breve, riaprire quello di via Saffi al porto, che dispone di 70 posti letto, l’ex caserma Fazio con altri 60 posti letto e poi gli ex depositi del grano di Via del Cardeto. Non sono progetti fantasiosi, ma già stati finanziati dal ministero della Pubblica istruzione e in graduatoria. I fondi ci sono e vanno solo sbloccati”.

 

 

 

 

 

 

 

Silvio Silvestri - www.laprovinciamarche.it

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