La scelta del medico di base è assolutamente libera: medico marchigiano "bocciato" dalla Cassazione Stampa

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un medico di famiglia delle Marche che pretendeva dalla Asur l'assegnazione dei pazienti di un collega deceduto. "I medici di base - ha sentenziato la Suprema Corte - devono essere scelti liberamente in base ad una manifestazione di volontà libera ed incoercibile". I dettagli della vicenda

 

I medici di base hanno il solo diritto di "poter essere liberamente scelti dai pazienti, nella zona assegnata, in base ad una manifestazione di volontà assolutamente libera ed incoercibile, fondata com'è su adesione fiduciaria". Con questa motivazione la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un medico di famiglia di Fano che aveva chiesto alla Asur di Fano un risarcimento di 500 mila euro perchè l'azienda sanitaria aveva sostituito un medico deceduto con un altro e non con lui.

I medici di base hanno il solo diritto di "poter essere liberamente scelti dai pazienti, nella zona assegnata, in base ad una manifestazione di volontà assolutamente libera ed incoercibile, fondata com'è su adesione fiduciaria". Con questa motivazione la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un medico di famiglia di Fano che aveva chiesto alla Asur di Fano un risarcimento di 500 mila euro perchè l'azienda sanitaria aveva sostituito un medico deceduto con un altro e non con lui.

E questo cambio era stato comunicato ai pazienti del medico defunto attraverso una lettera. Per questo il medico ricorrente riteneva di aver subito un mancato guadagno in seguito alla "nomina illegittima di un sostituto". La Suprema Corte ha, invece, respinto la richiesta aggiungendo nella motivazione che "non vi è, nè è astrattamente ipotizzabile, un minimo garantito nel numero di pazienti o un diritto esclusivo cui possa in qualche modo correlarsi la successione automatica nei rapporti di assistenza in essere presso il medico sostituito perchè defunto".

Con questa sentenza (n. 19690) la Cassazione ha ribadito l'invioabilità della libertà di scelta del medico di famiglia che troppo spesso viene dimenticata dagli stessi medici che, con motivazioni diverse, impediscono ai cittadini di scegliere liberamente da chi farsi curare.

 

15 settembre 2009

ELENA POMPEI - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.