Odontoiatria, infezioni e sterilizzazioni Stampa

Per infezioni crociate si intendono quelle infezioni che si trasmettono sia direttamente che indirettamente dal paziente all'operatore ed il personale ausiliario e viceversa. Notevoli sforzi e studi sono stati condotti negli ultimi anni per cercare di ampliare le nostre conoscenze riguardo le trasmissioni delle infezioni virali, in particolare epatiti ed AIDS anche nell'ambito dell'odontoiatria.

Ma il problema della sterilità riguarda solo l'odontoiatra? Lo abbiamo chiesto ad un esperto il dott. Ortenzi, noto odontoiatra con studio di Pagliare del Tronto (AP):

«Non solo anche il personale ausiliario, le assistenti alla poltrona e le ferriste, che si occupano della sterilizzazione degli strumenti, oltre che ovviamente ai collaboratori ed agli igienisti che lavorano nello studio sono soggetti a rischio. Diventa, quindi, indispensabile scrivere chiaramente le norme di disinfezione e prevenzione in modo che siano conosciute ed eseguite da tutti; bisogna quindi preparare prima dei protocolli operativi di disinfezione e sterilizzazione che debbano stabilire i modi ed i tempi per ottenere questi risultati».

 

Come proteggere il paziente prima di una seduta odontoiatrica? «Le misure di protezione del paziente sono differenti a seconda dell'intervento che dovrà eseguire. Infatti, nel caso di un paziente che deve eseguire una terapia odontoiatrica non chirurgica, si prepara il paziente con un trattamento preventivo del cavo orale con collutori a base di clorexidina e la protezione del corpo con dei teli monouso. Se il paziente invece dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico, alle manovre precedenti si aggiunge una preparazione più complessa che prevede la detersione di labbra e guance ed il posizionamento di cuffie, teli per il corpo ed il viso tutti assolutamente sterili».

 

Come proteggere l'operatore? «Dobbiamo chiarire che, così come tutti i pazienti devono essere considerati a rischio, allo stesso modo, da un punto di vista operativo, tutte le terapie contemplano una certa percentuale di pericolo anche per l'operatore, comprese quelle non invasive, in quanto le modalità di trasmissione delle infezioni sono varie e molteplici (sangue, saliva, fluido gengivale ed aerosol). Le manovre di protezione e prevenzione da parte del dentista, quindi, iniziano con il trattamento e la pulizia delle mani che deve essere sempre effettuata tra un paziente e l'altro. Dopo questa prima operazione si esegue la protezione dell'operatore al fine di impedire il passaggio di microrganismi dal proprio corpo verso l'ambiente e viceversa. L'operatore dovrà quindi indossare un abbigliamento specifico con camici, pantaloni puliti e calzature sanitarie per creare una prima barriera contro i batteri; dovrà poi indossare guanti, mascherine e maschere facciali, tutte rigorosamente monouso o sterilizzabili. In caso in cui si dovrà eseguire un intervento chirurgico l'operatore dovrà indossare camici, teli, copriscarpe, guanti e mascherine tutti assolutamente sterili e l'ambiente di lavoro dovrà essere sterile con tutte le superfici protette».

 

Come proteggere il personale ausiliario? «Il ruolo dell'assistente è fondamentale perché non è solo quello di assistenza alle fasi operative del trattamento odontoiatrico, ma è anche quello di mettere in atto tutte le misure che impediscono il propagarsi di infezioni crociate, sia attraverso la preparazione dello studio prima della terapia, sia mediante il riordino della poltrona e la sterilizzazione degli strumenti. Un altro compito importante dell'assistente è quello di effettuare, a fine terapia, una serie di procedure quali la decontaminazione biologica di tutte le superfici interessate, nonché la detersione, imbustamento e sterilizzazione di tutti gli strumenti utilizzati. A tale scopo la sala sterilizzazione del nostro Studio ha un protocollo preciso che prevede un percorso stabilito, in cui gli strumenti sporchi sono posizionati in un'area lontana dai puliti; vengono poi lavati e detersi in apposite vasche ad ultrasuoni, lavati ulteriormente ed asciugati nella lava strumenti. A questo punto vengono imbustati e posizionati in autoclave da dove escono etichettati e dove con una sostanza chimica si può verificare l'avvenuta sterilizzazione. Gli strumenti che dovranno essere utilizzati per la chirurgia subiscono un doppio imbustamento».


Possiamo quindi rassicurarci ed andare in tranquillità dal dentista? «Il responsabile dello studio dentistico è l'odontoiatra ed è a lui che è affidato il compito di istruire il personale sulle norme di disinfezione e sterilizzazione che dovrebbero essere scritte e rivedute ad intervalli regolari per permettere gli aggiornamenti. È quindi fondamentale - conclude il dott. Ortenzi - rivolgersi ad uno studio odontoiatrico responsabile ed in cui tutta l'equipe svolga un lavoro sinergico per ottenere una decontaminazione efficace del campo operatorio. La nostra regione, tra l'altro, è una di quelle che ha stabilito giustamente delle linee guida molto rigorose per quanto riguarda le procedure di sterilizzazione dello studio dentistico. Posso consigliarvi, quindi, di recarvi con serenità dal dentista stando bene attenti, però, che tutte queste procedure descritte vengano eseguite in maniera precisa e continua».

 ELENA POMPEI - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - tel. 0735.787056