Più sicurezza nelle farmacie grazie alla videosorveglianza Stampa

farmaciaASCOLI 4.8.2011 - Protocollo d'intesa tra il ministero dell'interno e Federfarma che prevede il collegamento dei sistemi di videosorveglianza presenti nelle farmacie alle sale operative della polizia

Incrementa la sicurezza nelle farmacie grazie un protocollo d'intesa siglato tra il Ministero dell'Interno e Federfarma che prevede il collegamento dei sistemi di videosorveglianza installati nelle farmacie alle sale operative delle Forze di polizia. L'introduzione del sistema di videosorveglianza è, dunque, un ulteriore passo avanti su questo fronte, sia sotto l'aspetto della prevenzione, come deterrente contro le rapine, che sotto quello della repressione, favorendo, grazie ai video, l'identificazione degli autori dei reati commessi a danno degli esercizi. I risultati dell'adozione di questi sistemi antirapina saranno monitorati annualmente, a cura della Prefettura, per monitorarne l'efficacia tenendo conto del numero di farmacie aderenti e del livello di delittuosità che si registra rispetto a questa categoria.

A livello locale l'accordo, in materia di Sicurezza e Videosorveglianza, è stato recentemente siglato dalla Confcommercio e Federfarma, presso la Prefettura di Ascoli per implementare appunto il livello di tutela degli operatori economici della provincia di Ascoli Piceno, soprattutto di quelli esercenti attività a maggiori rischi rapina mediante l’impiego di modernissimi strumenti tecnologici che prevedono il controllo con telecamere dei locali interessati collegate con la Centrale Operativa della Questura.

Grazie a questo protocollo di intesa – ha spiegato il presidente di Federfarma Marche Pasquale D'Avella – incrementiamo gli standard di sicurezza presenti nelle nostre farmacie attraverso il collegamento degli apparati di videosorveglianza antirapina installati al loro interno con le sale operative delle Forze di polizia. Confidiamo di sottoscrivere altri accordi di questo genere con le altre Prefetture delle varie realtà provinciali”. La strategia alla base del protocollo, dunque, rappresenta un altro passo importante nella direzione del contrasto alla criminalità diffusa che colpisce soprattutto chi svolge attività commerciali.