Oltre 2.500 milioni di euro per la sanità marchigiana Stampa

ospedale_AN_ingresso_torretteANCONA 2/8/2010 - La giunta regionale ha assegnato 2.658 milioni di euro alle Aziende ospedaliere, all'Inrca e alle 13 Zone territoriali marchigiane

Ammontano a 2.658 milioni di euro le risorse disponibili, nel 2010, per il sistema sanitario regionale. È la somma che la giunta regionale ha assegnato alle Aziende ospedaliere (Marche Nord Pesaro, Ospedali Riuniti di Ancona), all’Inrca (presidio di alta specializzazione), e all’Asur (Azienda sanitaria unica regionale, articolata in 13 Zone territoriali). Rispetto alla media del triennio precedente, dove l’incremento è risultato di 83 milioni di euro, nell’anno corrente l’aumento “reale” è di soli 4 milioni, “a seguito della forte penalizzazione determinata dalla manovra finanziaria del Governo nazionale - ribadisce l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – che ha colpito le Regioni e i servizi ai cittadini”. Il budget costituisce il livello di spesa massimo che ogni azienda ed ente sanitario deve rispettare. Per la prima volta è stato assegnato secondo il criterio di Area vasta: l’equilibrio economico territoriale, pertanto, andrà ricercato entro questo ambito e non più per singola zona. La Giunta regionale ha anche integrato gli obiettivi individuali sottoscritti dai direttori con le previsioni contenute nel budget, il cui rispetto peserà nelle rispettive valutazioni professionali. Ogni rimodulazione, tra aziende ed enti, inoltre, andrà concordata con il servizio Salute della Regione e dovrà essere in linea con le previsioni del nuovo Piano socio sanitario. “La programmazione economica è legata in maniera indissolubile alle risorse disponibili del Fondo sanitario nazionale, che rappresentano la quota più significativa a disposizione – afferma l’assessore Mezzolani – É evidente che i tagli imposti dal Governo si ripercuotono negativamente sul territorio, imponendo il raggiungimento dell’equilibrio economico con maggiori difficoltà. Le Marche hanno già dimostrato, in questi anni, come evidenziato da numerose rilevazioni nazionali, una capacità di spesa sanitaria oculata, coniugata con una elevata qualità dei servizi assicurati. Le penalizzazioni del Governo richiedono, ora, un ulteriore sforzo per equilibrare i conti che intendiamo conseguire accelerando, in particolare, la riorganizzazione del modello organizzativo sanitario e la riqualificazione della spesa”.

 

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