La Regione chiede 12 milioni di euro allo Stato per finanziare 6 progetti per il diritto alla salute Stampa

ospedale_AN_ingresso_torretteANCONA 7/6/2010 - La riduzione degli accessi al pronto soccorso attraverso il miglioramento della rete assistenziale e la cura delle malattie rare tra i progetti per i quali si chiede il finanziamento

La Regione Marche ha chiesto, allo Stato, un cofinanziamento di 14 milioni e 147 mila euro per realizzare sei progetti attuativi del Piano sanitario nazionale (Psn). Su proposta dell'assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, la Giunta regionale ha individuato le iniziative da finanziare con i fondi nazionali 2009. "I progetti segnalati mirano a rendere concreta la garanzia costituzionale del diritto alla Salute, nel pieno rispetto degli obiettivi indicati dal Psn – evidenzia Mezzolani – La scelta è ricaduta su sei programmi che danno continuità all'azione promossa dalla Regione Marche in questi anni e che risultano coerenti con le linee guida ministeriali. Sono iniziative che seguono anche le indicazioni del Piano sanitario regionale, puntando a migliorare le reti assistenziali su tutto il territorio, con un preferenza per i progetti già avviati che necessitano di ulteriori risorse. Complessivamente la Regione mette a disposizione 1 milione e 418 mila euro per concretizzare gli interventi segnalati a Roma". Un primo progetto punta alla riduzione degli accessi al pronto soccorso attraverso il miglioramento della rete assistenziale. L'obiettivo è quello di costruire percorsi clinici e sanitari più appropriati per le prestazioni indicate con il codice bianco (quelle non gravi, normalmente trattabili dal medico di famiglia). Allo Stato viene chiesto un contributo di 12 milioni di euro. Un secondo progetto riguarda la cura delle malattie rare (reti assistenziali, diagnostica e registro regionale), per la quale si chiede una compartecipazione di 257 mila euro. Le altre priorità segnalate privilegiano l'implementazione della Rete delle unità spinali per pazienti celebrolesi (1 milione e 100 mila gli euro attesi), la sicurezza nei luoghi di lavoro (400 mila euro richiesti), l'integrazione tra dipartimenti di Salute Mentale e Ospedali psichiatrici giudiziari (150 mila euro), il sostegno ai programmi di prevenzione e promozione della salute (240 mila euro).

 

Elena Pompei - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.