Fuga dagli ospedali marchigiani Stampa

ospedale_1Negli ultimi 12 mesi quasi 30 mila marchigiani hanno scelto di ricoverarsi fuori dalle Marche. E la loro "fuga" dagli ospedali marchigiani è costata alla Regione oltre 112 milioni di euro.Emilia Romagna e Lombardia le regioni preferite

 

Sono stati quasi 30 mila (29.806 per l’esattezza) i marchigiani che nel corso degli ultimi 12 mesi hanno scelto di ricoverarsi in strutture sanitarie al di fuori della regione. E quasi la metà di loro (13.976 marchigiani) ha scelto strutture dell'Emilia Romagna. E' quanto emerge dai dati sulla mobilità passiva e la mobilità attiva (pazienti provenienti da altre regioni italiane) forniti dall'Agenzia regionale sanitaria. Un dato che deve far riflettere e che inevitabilmente alimenta dubbi sull’affidabilità del sistema sanitario marchigiano o, quanto meno, sulla percezione che hanno i cittadini marchigiani. E se il problema sull’affidabilità delle strutture sanitarie marchigiane è sicuramente al centro della discussione che si innesta in merito alla mobilità passiva, non meno rilevante è, però, l’aspetto economico. Infatti a fronte di così tanti marchigiani che scelgono strutture sanitarie fuori regioni, ci sono comunque ben 26.670 cittadini di altre regioni che hanno scelto le strutture della nostra regione per il ricovero. Ciò comporta un pesante saldo negativo per le casse della Regione, visto che i quasi 30 mila marchigiani che “emigrano”  costano oltre 112 milioni di euro, mentre per i 26.670 ricoveri provenienti da fuori regione l’incasso è leggermente inferiore agli 89 milioni di euro. Un saldo negativo di 22 milioni euro, quindi, che pesa e non poco sulle casse regionali. Andando ad analizzare nel dettaglio i dati forniti dall'agenzia regionale sanitaria emerge che oltre all'Emilia Romagna, sono Lombardia (3.288), Umbria (2.341), Abruzzo (2.097) e Lazio (2.051) le altre regioni "preferite" dai marchigiani che scelgono il ricovero in strutture sanitarie fuori regione. Va però evidenziato che, mentre in Emilia, Lombardia e Lazio si rivolgono pazienti provenienti da tutte le zone territoriali marchigiane, provengono quasi esclusivamente dalle zone territoriali di San Benedetto e Ascoli i marchigiani che scelgono di ricoverarsi in strutture sanitarie dell'Abruzzo.

 

 La più elevata “migrazione” verso strutture fuori regione si regista in Ortopedia, con ben 7.471 pazienti che scelgono ospedali di altre regioni (in particolare dell’Emilia Romagna che raccoglie oltre la metà della mobilità passiva marchigiana di quel reparto). Dietro Ortopedia seguono Chirirugia Generale (3.180 pazienti). Ostetricia - Ginecologia (2.263), Cardiologia (1.496), Rieducazione Fuzionale (1.417), Medicina Generale (1.370) e Urologia (1.290). Un po’ a sorpresa emerge, poi, che è della zona territoriale di Pesaro la più elevata mobilità passiva (vedi schema in fondo all’articolo) con 4.414 pesaresi che hanno scelto strutture sanitarie fuori regioni. Seguono poi Ancona (3.481), Urbino (2.946), Fano (2.890) e Fermo (2.768).

 Decisamente più sorprendenti sono, invece, i dati sulla mobilità attiva con San Benedetto che risulta la zona territoriale che ha il maggior numero di ricoveri provenienti da fuori regione (6.666), davanti ad Ancona (6.177), Ascoli (3.628) e Civitanova (2.992). Va però detto che per quanto riguarda Ancona la mobilità attiva è quasi esclusivamente indirizzata verso gli Ospedali Riuniti (5.298 pazienti) a differenza di quanto avviene nelle altre zone territoriali dove sono le cliniche private a fare a parte del leone. Infatti nella zona territoriale di San Benedetto dei 6.666 pazienti provenienti da fuori regione solo 1.432 hanno scelto l’ospedale, mentre 3.078 pazienti hanno optato per la clinica privata Villa Anna e 2.156 per la Stella Maris. Stesso discorso ad Ascoli, dove oltre la metà (2.014) dei pazienti di fuori regione ha scelto la clinica privata San Marco, e a Civitanova dove, addirittura, la mobilità attiva è quasi completamente frutto della clinica privata Villa dei Pini (2.518 pazienti su 2.992). Questo significa che, senza il fondamentale apporto delle strutture private convenzionate, i numeri relativi alla mobilità attiva sarebbero ben differenti, con il conseguente ulteriore aggravio per le casse regionali. Da segnalare infine come solo le zone territoriali di Ancona, San Benedetto, Ascoli e Civitanova abbiano un saldo positivo tra mobilità attiva e mobilità passiva, con un numero di ricoveri provenienti da fuori regione superiore rispetto al numero di cittadini che scelgono di ricoverarsi fuori dalle Marche.

 

I DATI DELL’AGENZIA REGIONALE SANITARIA

Zona territoriale                 Mobilità passiva                Mobilità attiva

 

Pesaro                                     4.414                                      1.478

Ancona                                   3.481                                      6.177

Urbino                                    2.946                                      906

Fano                                       2.890                                      65

Fermo                                     2.768                                      1.333

San Benedetto                         2.341                                      6.666

Ascoli                                     2.303                                      3.628

Macerata                                2194                                       614

Civitanova                              1.739                                      2.992

Iesi                                        1.369                                    1.005

Senigallia                                1.292                                      669

Camerino                                1.054                                      411

Fabriano                                 1.004                                      514

 

Francesco Di Silvestre - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.