Confronto Comune-gestori delle emittenti radiotelvisive sull'inquinamento elettromagnetico Stampa

antenneANCONA. Il tavolo tecnico, presieduto dall'assessore Brasili, si è reso necessario dopo l'emanazione dell'ordinanza sindacale n.11 del 29 giugno scorso con la quale si indicava il superamento dei limiti previsti dalla normativa nell'area del Montagnolo, evidenziata da una relazione svolta dall'Arpam. Il resoconto

Alla presenza dell'assessore all'Ambiente, Franco Brasili, del dirigente del settore, Giacomo Circelli e di rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico -Dipartimento delle Comunicazioni e dell'Arpam si è tenuto questa mattina nella sala consiliare del Comune un tavolo tecnico con i gestori e i legali rappresentanti delle emittenti radiotelevisive sul tema dell'inquinamento elettromagnetico e sulla necessità di sanare il problema- che interessa fortemente la comunità- nei tempi più brevi possibili. Ad incidere sulla quantità e sul livello delle emissioni- è stato sottolineato dai presenti- sono in particolare le radio (80% circa) , mentre le tv viaggiano verso la grande svolta del digitale terrestre che richiederà l'adozione di nuove tecnologie e anche una rivisitazione delle frequenze.
L'incontro è scaturito dall'emanazione dell'ordinanza sindacale n.11 del 29 giugno scorso con la quale si indicava il superamento dei limiti previsti dalla normativa nell'area del Montagnolo -così come evidenziata dalla relazione svolta dall'ARPAM- e si richiedeva a tutti i soggetti coinvolti (poco meno di cinquanta) di attuare interventi per ridurre i campi elettromagnetici, direttamente presso i ripetitori o negli impianti di irradiazione. Successivamente, su richiesta dei gestori, è stata concessa una sospensiva e si è optato per l'avvio di un tavolo tecnico al quale portare proposte e progetti da parte dei titolari delle emittenti o dei loro rappresentanti.
Nell'aprire la conferenza l'assessore Brasili ha ricordato i motivi ispiratori dell'ordinanza, accolta con un ampio consenso dagli operatori radiotelevisivi oltre che naturalmente dalla cittadinanza : tutelare la salute pubblica e dare sistemazione ad un settore che nei decenni scorsi si è sviluppato senza alcuna regolamentazione, con l'installazione "selvaggia" di antenne e ripetitori.

 

30 settembre 2009

WALTER NOVELLI ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )
Al momento -come ha ricordato ricordato dall'Ufficio legale dell'Amministrazione- sono in corso due contenziosi da parte di altrettanti soggetti ma sarà da escludere che l'ordinanza venga revocata, anche se sono previste dilazioni per consentire al tavolo tecnico di lavorare. Da parte degli intervenuti -a diversi livelli- è stato espresso parere favorevole a procedere nella direzione rapida di una abbassamento dei livelli di inquinamento attraverso una serie di azioni, quali la riduzione del numero dei tralicci e nell'elevazione degli stessi dal suolo, una tecnica che alleggerirà di molto il cono elettromagnetico. Alcune emittenti sono risultate essere più avanzate nella progettazione (i gruppi leader Rai e Mediaset) e altre più in difficoltà e si sono espresse diverse posizioni rispetto ai metodi da seguire: chi per effettuare nuovamente le misure per valutare l'effettiva incidenza di ciascuna radio e tv e verificare che gli apparati siano conformi alle autorizzazioni ministeriali, chi per accelerare i tempi e passare subito alla fase progettuale.
La linea su cui si è quindi raggiunta una convergenza è quella di istituire un comitato tecnico- i cui componenti dovranno essere comunicati entro il 7 ottobre prossimo- tra tutte le emittenti e presentare insieme quindi una bozza di progetto al Comune, procedendo per fasi articolate.