Baia Flaminia inaugura ufficialmente la caletta per la riabilitazione delle tartarughe marine Stampa
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PESARO 17.8.2021 - Un percorso di salvaguardia dell’habitat marino, avviato dal 2019, dal Comune di Pesaro, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, l’ente Parco San Bartolo e la Fondazione Cetacea di Riccione, dopo la spettacolare schiusa delle uova e il rilascio di 32 tartarughine che l’amatissima Luciana depose nella spiaggia del lido Pavarotti a luglio. La caletta, uno spazio dal perimetro di 180 metri, è stata realizzata nel tratto di mare antistante la spiaggia che lambisce il San Bartolo; zona scelta perché adatta al percorso degli esemplari in via di guarigione: uno spazio calmo, sicuro e tranquillo in cui i cetacei possono esercitarsi prima del ritorno definitivo in mare aperto.

Delimitato il tratto di spiaggia, così come quello in acqua dove è stata realizzata una recinzione fatta con reti da pesca e segnalata in superficie con boe visibili sia di giorno che di notte e con un adeguato impianto di illuminazione. La caletta, che si inserisce in un più ampio percorso di tutela dell’ambiente, sarà valorizzata con tabelle descrittive che racconteranno il progetto.

«Un’oasi di riadattamento all’acqua per il rilascio di questi animali straordinari» ha sottolineato Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza.

Si tratta del secondo dei tre progetti elaborati dal Comune di Pesaro e da enti partner e finanziati dal fondo FEAMP (Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca) per valorizzare le attività marine, tutelare l’ambiente e potenziare l’attrattività del territorio.

Carolina è una tartaruga Caretta caretta trovata di fronte all’Acquario di Cattolica il 23 marzo 2018. All’arrivo misurava appena 22 cm per 1,4 kg (ora ne pesa circa 9). A differenza delle altre tartarughe salvate e ricoverate al Centro di Recupero Tartarughe Marine di Fondazione Cetacea a Riccione, è cieca. Per questa ragione per lei è stato creato un progetto che negli anni ha visto sperimentare nella vasca arricchimenti ambientali per stimolare la tartaruga ad orientarsi, cacciare, trovare autonomamente il cibo grazie ai sensi rimanenti. Il progetto su “Carolina” ha poi subìto un ulteriore sviluppo: da circa due settimane la giovane tartaruga è stata inserita nella caletta recintata in mare creata per la riabilitazione delle tartarughe a Baia Flaminia a Pesaro, come lo scorso anno era stato per Alessandra e Faustina con esito in entrambi i casi molto positivo, cioè il rilascio dei due esemplari in natura dopo una breve permanenza. I volontari di Fondazione Cetacea Onlus coordinati dagli esperti biologi e veterinari dell’associazione stanno monitorando costantemente Carolina per valutare il suo comportamento in un habitat naturale protetto: la durata delle sue immersioni, se nuota sul fondo, se riesce a cacciare e procurarsi cibo in autonomia. Soltanto ancora diverse settimane di monitoraggio potranno dare a Fondazione abbastanza dati per valutare la riuscita del progetto, ciò che sicuramente appare evidente anche ad occhio non esperto è che la giovane Caretta caretta sembra apprezzare molto la nuova sistemazione che esplora con lunghe nuotate e profonde immersioni. Chiaramente la speranza per tutti quelli che sono coinvolti nel progetto è che Carolina, come oltre 700 tartarughe curate negli ultimi anni dall’associazione riccionese, possa ritrovare la libertà.

Silverio Pomili - www.laprovinciamarche.eu

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