Visite gratuite al percorso espositivo di palazzo Ciacchi Stampa

palazzo_ciacchiPESARO. Doppia possibilità per visitare gratuitamente il percorso espositivo di palazzo Ciacchi realizzato con dipinti e ceramiche provenienti dai depositi dei Musei Civici. Oltre al tradizionale appuntamento nel terzo venerdì del mese (venerdì 20 novembre), si è aggiunta la data eccezionale di martedì 17 novembre

Nel mese di novembre doppio appuntamento per visitare gratuitamente il percorso espositivo di palazzo Ciacchi realizzato con dipinti e ceramiche provenienti dai depositi dei Musei Civici.
All'iniziativa di venerdì 20, terzo venerdì del mese, si aggiunge la data eccezionale di martedì 17 novembre; in entrambe le giornate la visita sarà possibile, su prenotazione, dalle 15 alle 18 (info 0721 3831).
L'appuntamento di martedì 17 è una possibilità in più fornita in occasione della ottava edizione della Settimana della Cultura d'Impresa che si svolge su tutto il territorio nazionale dal 13 al 22 novembre; l'iniziativa è promossa da Confindustria e Museimpresa.
C'è quindi una doppia opportunità per tutti coloro che non hanno ancora avuto modo di vedere questo percorso realizzato con 27 dipinti e 21 ceramiche arrivati dai ricchissimi depositi museali. Le opere sono allestite in aree diverse del piano terra, primo piano e seminterrato di palazzo Ciacchi, all'interno di sezioni omogenee per genere e ambito culturale.
Visitando le sei sezioni della pittura il pubblico potrà ammirare una selezione di generi particolarmente rappresentati nelle quadrerie private sei-settecentesche: i capricci architettonici e le vedute, i paesaggi con figure, i ritratti e le copie da artisti emiliani. Due sezioni "monografiche" documentano altrettanti rappresentanti della cultura pittorica locale: Giannandrea Lazzarini, protagonista del grande fervore intellettuale nella Pesaro del XVIII secolo e Giovanni Francesco Mingucci con le sue suggestive vedute (XVII secolo).
Per ciò che riguarda la ceramica, il percorso si concentra sulla maiolica ottocentesca delle collezioni Mosca. La maggior parte delle opere proviene infatti dalle città cui la marchesa Vittoria era legata da vincoli affettivi e patrimoniali, e cioè Pesaro, Gubbio, Napoli. Le quattro sezioni sono dedicate alle produzioni dei centri appena elencati e ad un gruppo di maioliche presumibilmente di area campano-calabrese.

 

16 novembre 2009

SILVERIO POMILI ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )