Furto in casa di un’anziana, arrestate due ladre e recuperato il bottino Stampa
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PESARO 21.2.2022 - Alcuni poliziotti, mentre monitoravano alcuni quartieri della città, hanno arrestato in flagranza di reato due giovani donne subito dopo aver compiuto un furto in abitazione. Gli agenti hanno notato due giovani ed insospettabili donne girovagare per il centro mettendo con movimenti che hanno riconosciuto essere riconducibili alle classiche tecniche per effettuare furti nelle abitazioni di persone anziane e sole.

Avendo notato questi movimenti, gli investigatori hanno aspettato all’uscita dal condominio le due giovani riuscendo prontamente a bloccarle ed identificarle. Contemporaneamente, hanno cercato di controllare anche un auto sospetta in attesa nelle immediate vicinanze del condominio che però è partita con una pericolosa manovra, urtando anche un’auto in sosta, e allontanandosi velocemente riuscendo a far perdere le tracce. Poco dopo l’auto è stata ritrovata abbandonata in un parcheggio del centro e sequestrata dalla Squadra Volanti. Le due donne sono state bloccate con addosso ancora la refurtiva, consistente in vari gioielli in oro appartenenti alla vittima, che è stata pertanto recuperata e sequestrata e verrà restituita presto alla vittima.

La Polizia raccomanda a tutti di fare molta attenzione a non fare entrare persone estranee nelle proprie case: per realizzare tale tipologia di furti in abitazione, i malviventi utilizzano strategie particolarmente subdole e insospettabili, approfittando della minor capacità di difesa delle persone anziane e fragili approfittando altresì del fatto di trovarle da sole in casa, carpendone con modi gentili ed educati la fiducia. La loro condotta può utilizzare la tecnica di leggere i nominativi presenti sui campanelli dei citofoni o sulla corrispondenza presente nelle cassette delle lettere, per poi ripetere tali nominativi all’anziana vittima dicendo di dover parlare con tali persone, costruendosi così delle scuse plausibili, spacciandosi per funzionari di vari enti pubblici, oppure dicendosi interessate all’acquisto di un appartamento in quel condominio sfruttando, così, la scusa di chiedere di visionare i locali.

E proprio queste tecniche hanno permesso alle due giovani donne, di bell’aspetto e capaci di articolare discorsi credibili e suggestivi, di carpire la fiducia della vittima e riuscire ad asportare quanto di più prezioso potesse tenere in casa. Questa mattina, il G.I.P. presso il Tribunale di Pesaro ha convalidato l’arresto, revocando il reddito di cittadinanza percepito da una delle due arrestate, rimettendole in libertà tenendo conto del fatto che entrambe hanno figli in tenera età. Inoltre alle due è stato imposto il divieto di dimora ed accesso nella provincia di Pesaro.

 

Silverio Pomili www.laprovinciamarche.eu

 

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