Lattuada, Bellocchio, Amnesty Italia ed il cinema israeliano protagonisti della mostra Pesaro Film Fest Stampa

marco_bellocchioPESARO. Una retrospettiva dedicata ad Alberto Lattuada, il premio alla carriera a Marco Bellocchio (nella foto) ed una sezione speciale dedicata al cinema israeliano contemporaneo. Sono questi gli eventi più importanti della 45^ edizione della  Mostra del nuovo cinema/Pesaro Film Fest che si apre domenica prossima a Pesaro per concludersi il 29 giugno. L'omaggio a Lattuada è curato da Adriano Aprà e

organizzato con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia che per l'occasione ha ristampato alcuni suoi film più significativi come Il mulino del Po (1949), La lupa (1953), La tempesta (1958) e La mandragola (1965). Il pubblico, inoltre, potrà rivedere anche Il cappotto (1952), nella versione restaurata dalla Fondazione Philip Morris e dal Museo del Cinema di Torino, e Cuore di cane (1976), interpretato anche da Eleonora Giorgia, tra gli ospiti alla presentazione del festival alla stampa, insieme a Carla Del Poggio, moglie del grande regista, e a suo figlio Francesco. Lattuada è poi protagonista il 28 giugno di una tavola rotonda di studio, di un libro monografico (Marsilio) e un volume fotografico con le schede di tutti i suoi film, edito dalla Fondazione del CSC. Sempre restando nel nostro paese, in cartellone un'ampia Personale del fotografo e filmmaker Paolo Gioli e, tra le pellicole delle varie sezioni del festival, La fisica dell'acqua di Felice Farina (in ‘Cinema in piazza') con Claudio Amendola e Paola Cortellesi, finalmente terminata e proiettata dopo sette anni di difficoltà produttive, La pivellina di Tizza Covi e Rainer Frimmel (in concorso), Meeeting Sewa Movement di Carola Spadoni, Vietato sognare di Barbara Cupisti e Hospice di Andrea Caccia (in ‘Bande à part', al confine tra fiction e documentario). A decretare il vincitore del concorso e di ‘Cinema in piazza', una giuria composta da Valentina Cervi, Luca Guadagnino e il critico Roberto Nepoti.

 

Sul fronte internazionale, ospite d'onore è il cinema israeliano contemporaneo, caratterizzato da un alto indice di indipendenza culturale e creativa: l'omaggio, realizzato in collaborazione con l'Israel Film Fund, intende fare il punto sulla situazione attuale della cinematografia israeliana, con particolare riferimento a quegli autori che si sono espressi con successo negli ultimi dieci anni, anche con un crescente riscontro nell'ambito dei festival internazionali e prestigiosi riconoscimenti. E anche quest'anno torna il Premio Amnesty Italia 2009 - Cinema e Diritti Umani, istituito nel 2007, che segnala opere che meglio hanno saputo coniugare i molteplici temi relativi ai diritti umani. Tra le anteprime presentate in Piazza del popolo, invece, proiezione speciale di Tutta colpa di Giuda di Davide Ferrario, accompagnato dall'attore Fabio Troiano. Per il sesto anno consecutivo, il festival approderà poi dall'1 al 4 luglio a Roma, nell'arena di Piazza Vittorio, nell'ambito della manifestazione ‘I grandi festival', con una selezione delle varie sezioni e, in collaborazione con Agis e Anec, con alcuni eventi speciali con i registi e gli attori dei film.

 

15 giugno 2009

SILVERIO POMILI (redazione@laprovinciamarche.t)