Lavori al porto: il sindaco scrive al provveditore Stampa

ceriscioli_100x100PESARO 24/11/2010 - La missiva del sindaco in seguito all'interruzione dei lavori di ampliamento e riqualificazione del porto

In merito all'interruzione dei lavori di ampliamento e riqualificazione del porto, il sindaco Ceriscioli ha inviato una lettera al provveditore alle opere pubbliche di Emilia Romagna e Marche. Questo il contenuto:

"Considerato che a seguito dell’interruzione dei lavori di ampliamento e riqualificazione del Porto di Pesaro questa stazione appaltante intende procedere alla risoluzione in danno del contratto di appalto con la ditta costruzioni generali Cimorelli spa e all’avvio del procedimento di riappalto dell’opera per il completamento dei lavori, presumibilmente mediante il progressivo interpello a partire dalla prima non aggiudicataria fino alla quinta miglior offerente. Constatati 1) La pericolosità del cantiere sul quale sono stoccati centinaia di tetrapodi con notevoli problematiche legate alla sorveglianza delle aree; 2) i problemi verificatisi con la frattura e il cedimento della parte terminale del molo che potrebbero ulteriormente aggravarsi e occludere il porto se dovesse permanere una situazione di stallo dei lavori; 3) i problemi connessi al pericolo di degrado del molo a causa dell’enorme peso prodotto da centinaia di tetrapodi ammassati lungo le banchine; 4) i problemi legati alla sicurezza e all’approdo della navigazione; 5) la chiusura della darsena, che ha fatto venir meno circa 200 posti barca sacrificando posti di lavoro legati ai servizi per i diportisti; 6) il disagio, la rabbia e la delusione più volte espressa pubblicamente dagli esercenti e dalle varie attività portuali che parlano di cali di fatturato dell’ordine del 70%.; 7) il danno all’immagine per la città sotto il profilo commerciale e turistico. In attesa del perfezionamento dell’applicazione dell’art 140 del Codice dei contratti per l’affidamento dei lavori a una delle quattro imprese di cui sopra e in presenza di condizioni di estrema urgenza risultanti da eventi imprevedibili quali il cedimento delle strutture verificatosi recentemente, si chiede di attivare la procedura negoziata senza pubblicazione di bando per la realizzazione di interventi fino a 500 mila euro — così come previsto dagli articoli 57 comma 6 e 122 comma 7 bis del Codice dei contratti — per consentire di affrontare con rapidità le problematiche sopra evidenziate, tenuto conto che il riavvio dei lavori di completamento richiede tempi non immediati e comunque non compatibili con la soluzione delle situazioni di pericolo accertate".