Musei,biblioteche e siti archeologici chiusi per protestare contro i tagli alla cultura Stampa


palazzo_ciacchiPESARO 11/11/2010 - Anche il Comune di Pesaro aderisce alla manifestazione di protesta "Porte chiuse, luci accese sulla cultura" in programma venerdì 12 novembre per richiamare l'attenzione sugli effetti devastanti dei tagli previsti dalla finanziaria per la cultura

Porte chiuse, luci accese sulla cultura”: anche il Comune di Pesaro aderisce alla manifestazione di protesta in programma domani (venerdì 12 novembre) per richiamare l’attenzione sugli effetti dirompenti che la manovra finanziaria avrà sul settore a partire dal prossimo anno e per riaffermare il diritto alla cultura. In tutta Italia, dunque, musei, biblioteche, siti archeologici, luoghi di spettacolo fermeranno le loro attività per rimarcare una situazione che rischia di divenire insostenibile. Il Comune di Pesaro aderisce con convinzione a quella che si preannuncia una manifestazione senza precedenti. L’iniziativa è promossa da Federculture e Anci, in collaborazione con il FAI (Fondo per l’ambiente italiano). Domani quindi, la biblioteca San Giovanni, chiuderà le porte alle ore 15 anziché alle ore 19. “Abbiamo deciso di partecipare all’iniziativa – spiega l’assessore alla Cultura Gloriana Gambini – per sensibilizzare i cittadini sul rischio di chiusure o pesanti ripercussioni che incombono su musei, biblioteche, teatri di tutta Italia a seguito dei pesanti tagli governativi ai fondi per la cultura”. “La cultura – continua la Gambini - rappresenta da sempre un settore strategico per la nostra città e non mancheremo mai di impegnarci in ogni sede per contrastare questa pesante situazione e far sentire alta la voce e il grido di tutti coloro che lavorano nell’ambito della cultura, delle arti e dello spettacolo. Giova forse ricordare che nel 2011 il budget del Mibac (ministero per i Beni e per le attività culturali) crollerà a 1,5 miliardi di euro, pari a circa lo 0,21% del bilancio statale, mentre tutti i principali Paesi europei mantengono o aumentano gli investimenti in campo culturale che in media si attestano ben oltre il 3% dei loro bilanci”. L’iniziativa è politicamente trasversale e vi aderiscono Comuni, Province e Regioni di tutti gli schieramenti politici a partire dal Comune di Roma.

Silverio Pomili - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.