Operazione “Ghost broker”: 4 arresti, 2 sequestri e 14 promotori finanziari denunciati Stampa
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ANCONA 23.2.2023 - Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, ha arrestato 4 persone, di cui 1 agli arresti domiciliari e 3 con obbligo di dimora) ed ha sequestrate due società del valore stimato in oltre 18 milioni di euro fra quote, beni e risorse finanziarie.

Gli arresti e I sequestri sono l’epilogo di una maxi-operazione condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona, che ha consentito di scoprire una rete di promotori finanziari che effettuava raccolta del risparmio per ingenti importi, da ignari investitori, senza la prescritta autorizzazione. Numerose e rilevanti sono state le movimentazioni bancarie sospette esaminate dai finanzieri che sin da subito hanno focalizzato l’attenzione su circa 500 contratti di sottoscrizione di prodotti finanziari, indispensabili al procacciamento dei client, offerti da una società, con apparente sede a Londra, con sede secondaria a Roma e varie unità operative nelle Marche e nel Lazio, grazie alla compiacenza di una fitta rete di uffici e promotori sparsi sul territorio nazionale. Proprio grazie alla società a monte, gli indagati hanno esercitato, in assenza delle prescritte autorizzazioni, una fiorente attività di raccolta abusiva del risparmio promuovendo l’illecita compravendita di azioni della società londinese dietro la promessa di profitti immediati, costanti ed elevati, superiori al 10% annuo. In questo modo venivano ripagati gli ignari investitori, idealmente rassicurati da rendimenti veloci e particolarmente favorevoli, che, in realtà, erano garantiti dai fondi raccolti presso nuovi clienti, secondo le dinamiche del noto “schema Ponzi”. Gli elevati interessi promessi infatti sono risultati assolutamente incompatibili con l’assenza di un effettivo piano di investimento e, non da ultimo, di una reale e attiva struttura amministrativa nella capitale inglese, risultata, all’esito delle indagini svolte anche in ambito europeo, un semplice recapito di corrispondenza.

La complessa attività di analisi delle numerose operazioni finanziarie nascoste da contratti fraudolenti ha permesso agli investigatori di far luce sulla natura abusiva della raccolta di fondi ed anche di ricostruire l’intera struttura della rete di promotori finanziari che ha consentito loro di far sottoscrivere agli ignari investitori circa 500 contratti e di raccogliere, negli ultimi 5 anni, oltre 15 milioni di euro di risparmi.

 

Silvio Silvestri www.laprovinciamarche.eu

 

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