Ad Ancona degrado "avanti tutta": invasa anche la prima circoscrizione Stampa
Degrado_AN_rifiuti_muralesANCONA 21.8.2011 - Le inquietanti immagini inviate in redazione da due lettori che denunciano l'incuria della zona

 

Ormai sono mesi che questo quotidiano denuncia il degrado in cui versano diverse zone della città pubblicando immagini eloquenti e le denunce dei lettori anconetani che giungono settimanalmente in redazione.

Un degrado ed un'incuria che pian piano stanno toccando quasi tutti i quartieri cittadini a causa anche all'indifferenza dell'amministrazione comunale che sembra avulsa dai problemi concreti della stessa città. Problemi che, spesso, restano tali e che rendono sempre più invivibile il capoluogo regionale.

Oggi pubblichiamo la denuncia di due lettori anconetani corredata da immagini inquietanti sullo stato di degrado in cui versa la zona prospiciente la sede della prima circoscrizione.

"Alcuni residenti ci segnalavano che all'altezza della 1° Circoscrizione, tra via Cesare Battisti e via Fabio Filzi, c'è un vialetto con panchine e fioriere in stato di abbandono.
Giunti sul posto abbiamo documentato con foto eloquenti (che si allegano) il degrado in cui versa la zona prospiciente ai locali della 1° Circoscrizione.
In particolare abbiamo verificato: che la scultura donata dallo scultore prof. Ilario Cuoghi (titolo dell'opera "Data di nascita") ha urgente bisogno di restyling; che le panchine e le fioriere sono in uno stato pietoso; che alcune caditoie sono otturate evidentemente per il mancato intervento dell'operatore ecologico; che i marciapiedi sono invasi da erbacce e dagli escrementi di animali.
Inoltre, il giardino della Circoscrizione ha bisogno di un immediato intervento di radicale pulizia. Per non parlare dello stato precario in cui versano gli alberi esistenti nella zona.
Chi dovrebbe controllare le pessime condizioni igienico-sanitarie e del decoro urbano?
Il rione della fettina merita la massima attenzione dalle istituzioni, come del resto vale anche per tutti gli altri quartieri di Ancona.  Salvatore Tornambene e Gianni Cappelluti

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