Allarme doping nelle palestre |
SAN BENEDETTO 19/7/2010 - Dalla campagna di prevenzione sul doping effettata dall'Unità di strada tra le palestre e le associazioni sportive del territorio emergono dai inquietanti La campagna di prevenzione e ricerca antidoping dell’Unità di Strada (servizio di promozione del benessere e di informazione sugli effetti e i rischi legati all'assunzione di droghe e alcool che l'Ambito Territoriale Sociale Attraverso questa campagna sono state offerte informazioni, sensibilizzato l’ambiente sportivo sugli effetti collaterali ed indesiderati delle sostanze dopanti e ricercato attraverso la somministrazione di questionari il grado di conoscenza e consapevolezza delle sostanze d’abuso sportivo. Le palestre che hanno aderito all’iniziativa sono state 11 (Body line, One club, Perfect, di Grottammare; Si Sport, Tonic, Ladyes, A. S. Gymnastick Club, Athetlich, Fitness Titanic, Sport News, Body House di San Benedetto del Tronto; Sport Time di Cupra Marittima), mentre le società sportive che sono state coinvolte sono state 18 (Rugby Samb, Ucia Ucia Basket, Basket Club S.B.T., A.S.D. skating club, Pedale Rosso_blu, Riviera Samb Volley, Samb Calcio, Agraria Calcio, Cogese Nuoto, di San Benedetto del Tronto; S.S. Vis Stella Calcio di Monsanpolo del Tronto; F.C. Montalto calcio di Montalto Marche; Cossinea calcio di Cossignano; Acquaviva Calcio di Acquaviva Picena; Leoripanus Volley di Ripatransone; Pallacanestro Pedaso di Pedaso; HC. Pallamano e Atletico Centobuchi di Monteprandone; Delphinia Nuoto di Grottammare). Durante la campagna antidoping sono stati somministrati 457 questionari, distribuiti 1556 pieghevoli informativi sul doping e regalati 547 gadget. Riassumendo sinteticamente l’analisi statistica effettuata è emerso che il 30,9% del campione non ha mai parlato del problema del doping nello sport e non è mai stato informato da nessuno sull’argomento. L’interesse per il tema doping è elevato, infatti il 79,3% risponde che ritiene utile essere informato sulla materia. È emerso, inoltre, che l’80,3% pensa di conoscere le sostanze dopanti, ma in realtà è elevato il numero di persone che non riconoscono come doping sostanze ufficialmente ritenute tali. Appare preoccupante ad esempio che non vengono considerate sostanze dopanti: gli steroidi (testosterone) dal 25,2% del campione, l’eritropoietina (EPO) dal 49,1%,l’efedrina dal 74,3%, l’amfetamina dal 51,1%, l’ormone della crescita dal 51,8%,la codeina dal 84,9%. L’opinione sul fenomeno doping è tendenzialmente negativa: la maggioranza degli intervistati (86,8%) ritiene che è sempre sbagliato assumere tali sostanze, anche se una percentuale allarmante, l’11,4%, risponde che in alcuni casi può essere giusto e l’1,1% che è giusto. Interessante è risultato essere il dato sull’uso effettivo all’interno del campione di sostanze dopanti: tra gli intervistati il 2,8% ne ha fatto uso. Inoltre, l’8,6% dichiara di conoscere “1- Emerge infine il numero di intervistati che di fronte alla prospettiva di assumere sostanze in futuro per migliorare considerevolmente la propria prestazione sportiva e/o il proprio aspetto fisico risponde in maniera probabilistica: infatti il 2,9% dichiara che ne farebbe uso, l’11% risponde “forse” ed il 6,8% risponde “non so”. L’elaborazione statistica completa dei questionari è consultabile alla pagina web dell’ Unità di Strada www.uds21.it Si coglie l’occasione per ringraziare tutte le palestre e le associazioni sportive sopra riportate per il senso di responsabilità dimostrato e per la disponibilità concessa. |