Accordo governo-parti sociali, sbloccati 4 milioni di euro per le imprese pesaresi Stampa

euro_che_volanoPESARO 23.5.2012 - Cauto ottimismo da parte della Cna di Pesaro sull'accordo sullo smobilizzo dei crediti vantati dalle piccole e medie imprese nei confronti della pubblica amministrazione

Una piccola boccata d’ossigeno. La CNA di Pesaro e Urbino esprime cauto ottimismo sull’accordo raggiunto oggi a Roma tra governo e parti sociali sullo smobilizzo dei crediti vantati dalle Piccole e Medie Imprese nei confronti della pubblica amministrazione. In base all’accordo, infatti, l’Abi promuoverà la costituzione di uno primo plafond, “Crediti PA”, pari a 20-30 miliardi di euro. Tale plafond potrà essere usato per ottenere l'anticipazione del credito o la cessione dello stesso da usare per lo smobilizzo dei crediti della imprese.
“Si tratta di un primo seppur timido passo - commenta Camilla Fabbri, segretario della CNA di Pesaro e Urbino che proprio nei giorni scorsi aveva organizzato una iniziativa sul tema del Patto di Stabilità - che va nella direzione da noi auspicata. Anche se aspettiamo di conoscere meglio i contenuti dei decreti, possiamo già dire che l’accordo soddisfa, seppure in maniera piuttosto esigua rispetto alla cifre circolate, le aspettative di tante nostre imprese. Nella provincia di Pesaro e Urbino, come abbiamo sottolineato nei giorni scorsi, i crediti vantati dalle PMI nei confronti degli Enti pubblici (Comuni, Provincia, Regione, Asl, etc.), ammontano ad oltre 24 milioni di euro. Grazie ai 4 decreti firmati oggi, nel nostro territorio si potrebbero sbloccare almeno 4 milioni di euro. Niente, si dirà rispetto al reale fabbisogno delle imprese, ma almeno un primo passo nella giusta direzione”.   
La firma del protocollo, spiega CNA, è resa possibile dalla presentazione di quattro decreti da parte del Governo: due sulla certificazione dei crediti delle aziende, con lo Stato e con gli enti locali, uno sulla compensazione e un altro per l’utilizzazione del Fondo Centrale di Garanzia, che garantirà minimo il 70% degli anticipi che le banche concederanno alle aziende. Verificheremo nei prossimi giorni se i crediti da compensare possano essere oltre a quelli erariali anche quelli contributivi (iscritti a ruolo), Inps e Inail.
La CNA ritiene che si debba e si possa fare di più e prende atto della disponibilità delle banche di favorire il recupero della liquidità per le imprese valorizzando il ruolo del Fondo Centrale di Garanzia”.
 “Registriamo con soddisfazione la disponibilità da parte del Governo nel recepire i suggerimenti delle associazioni di categoria, CNA in primis – conclude la Fabbri - merita da parte nostra una piena apertura di credito che tuttavia verificheremo in fase di attuazione, auspicando un rapido recepimento della direttiva europea sui tempi di pagamento”.

Silverio Pomili - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.