Interruzione della gravidanza, l'ospedale Santa Croce respinge le accuse Stampa

ospedale_fanoFANO 10.5.2012 - Il primario del reparto di Ostetricia e inecologia replica alla Cgil: "L'ospedale Santa Croce garantisce la donna e il suo diritto a scegliere l'interruzione di gravidanza secondo i limiti imposti dalla legge"

Il presidio Santa Croce dell’azienda Marche Nord garantisce la donna e il suo diritto a scegliere l’interruzione di gravidanza secondo i limiti imposti dalla legge”. Claudio Cicoli, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero Santa Croce dell’azienda Marche Nord non ha esitazioni: “Siamo impegnati a rispondere a tutte le richieste delle donne, compresa quella di non portare avanti la gravidanza con una presa in carico globale che va dalla visita ai colloqui, dagli esami preliminari fino all’intervento. Con Pesaro siamo un’azienda unica e le due strutture di Ginecologia e Ostetricia – prosegue Cicoli – lavorano insieme garantendo tutti i percorsi previsti dalla legge compresa la scelta della donna di non portare avanti la gravidanza. E’ vero che il medico può scegliere di essere obiettore ma il nostro compito è dare sempre una risposta occupandoci della paziente. Lo facciamo nel modo migliore, senza mai abbandonare a se stessa la donna; con umanità ci facciamo carico delle problematiche che hanno portato la paziente o la coppia a prendere questa decisione seguendoli costantemente nel percorso. In Marche Nord, quindi anche al Santa Croce, non ci sono ritardi, anomalie o rifiuti: come ho già detto colloqui, esami preliminari fino all’intervento rispettano i termini di legge e vengono svolti dai professionisti dell’azienda. Soprattutto, dato ancora più importante, la nostra struttura accoglie le donne con umanità, senza lasciarle mai sole qualunque sia la loro scelta”. E chiude Cicoli: “A volte le donne preferiscono scegliere come luogo per l’interruzione di gravidanza una struttura fuori dalla città di abitazione proprio per la paura di incontrare persone che conoscono. Anche in questo caso non vengono abbandonate ma seguite per pianificare e verificare il percorso nei dettagli in modo da evitare ogni disagio o imbarazzo per la paziente”.

Incalza il responsabile medico del presidio del Santa Croce Nicola Nardella: “Anche dopo la nascita dell’azienda Marche Nord e lo scorporo del Santa Croce dalla ex zona territoriale 3, vengono garantiti i servizi nei distretti attraverso una costante collaborazione gestionale tra l’azienda ospedaliera e l’Asur Area Vasta 1. Le attività specialistiche sono assicurate e vi è un’accurata presa in carico della donna”.