Al teatro Pergolesi grande attesa per il "Rigoletto" Stampa

teatro_pergolesi01JESI 8.11.2011- Il melodramma di Verdi è in scena venerdì 25 novembre, con repliche perviste per sabato 26 e domenica 27 novembre

Dopo Lo frate ‘nnamorato di Pergolesi e L’elisir d’amore di Donizetti, continua al Teatro Pergolesi di Jesi la 44^ Stagione Lirica di Tradizione a cura della Fondazione Pergolesi Spontini con un titolo tra i più popolari della produzione verdiana, Rigoletto.

Il melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, sarà in scena venerdì 25 novembre, con repliche sabato 26 novembre alle ore 21 e domenica 27 novembre alle ore 16, preceduto da una anteprima riservata ai giovani, il 23 novembre alle ore 16. Il nuovo allestimento è una coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Associazione Arena Sferisterio di Macerata, Teatri del Circuito Lirico Lombardo e Teatro dell’Aquila di Fermo.  Regia, scene e costumi sono firmati da Massimo Gasparon, che immagina un Rigoletto travestito da Pulcinella che tresca e odia, ama e si dispera sullo sfondo della Venezia immortalata da Tiepolo. “L’atmosfera tiepolesca e veneziana rievoca il fasto veneziano del Gran Teatro la Fenice di Venezia, dove l’opera andò in scena per la prima volta nel 1851” spiega Gasparon. “Già nel XVIII secolo il Tiepolo rappresentò i suoi famosi “Pulcinelli acrobati” che tanto incuriosirono e piacquero. Una sala degna del Veronese ci mostra un duca annoiato da feste in maschera, la cui unica evasione è la novità. Gilda è solo un oggetto di piacere temporaneo, usato e gettato senza interesse, come accade a tante innocenti. I cortigiani, costretti alla mascherata perpetua, sono archetipi della superficialità, del disonesto e dello squallore dell’ignoranza. Maschere senza anima, incapaci di umanità. Ed in una società edonistica come questa, il travestimento si erge ad anima”. Da qui l’idea di Rigoletto-Pulcinella, che “sopravvive tra noi, malinconico superstite di un tempo che più non è, costretto ancora nel suo bianco camicione, con la sua gobba e il volto celato dalla mezza maschera con naso adunco, espressione della logica più volgare e plebea, beffato e beffatore, sempre sull’orlo della catastrofe”.

 La 44^ stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi, organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini guidata dall’Amministratore Delegato William Graziosi e dal Direttore Artistico Gianni Tangucci, si avvale del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Marche, della Provincia di Ancona, del Comune di Jesi, del patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Si ringraziano per il contributo i privati uniti in Art Venture, la Camera di Commercio di Ancona, e Banca Marche, Sponsor principale della Stagione Lirica