Rivoluzione in Provincia Stampa

foto_provincia_mcMACERATA 8.11.2011 - La giunta provinciale ha approvato il nuovo assetto organizzativo e funzionale dell'ente. Nel dettaglio tutte le novità previste

Ricostituire settori “classici” presenti storicamente in ogni organizzazione provinciale, quali la Segreteria e l’Ufficio tecnico e nello stesso tempo istituirne nuovi per seguire funzioni centrali dell’azione amministrativa, come la Programmazione e la Famiglia. Su queste basi la Giunta provinciale di Macerata, su proposta del presidente Antonio Pettinari, ha approvato un nuovo assetto organizzativo e funzionale dell’ente che è stato presentato alla stampa nelle sue linee generali. “La nuova Amministrazione provinciale insediatasi a seguito delle elezioni di quest’anno – ha ricordato Pettinari - nei mesi scorsi aveva avviato un percorso di incontri e riflessione con la propria struttura dirigenziale sulla tematica della riorganizzazione dell’ente. Lo scopo è stato quello di definire un assetto definitivo e stabile che fosse rispondente alle finalità di efficacia ed efficienza ed in grado di operare al meglio per l’attuazione delle attività istituzionali dell’ente e degli obiettivi del mandato amministrativo 2011-2016”.

Dal lavoro collegiale con la dirigenza dell’Ente è emersa una ampia condivisione su una complessiva riorganizzazione della Provincia in dieci settori (due in meno rispetto alla situazione attuale), con un accorpamento organico di servizi sulla base di una funzionale organizzazione e equilibrata distribuzione di funzioni.

Il nuovo assetto, che entrarà in vigore prima della fine dell’anno, definisce i seguenti settori secondo criteri di pertinenza e omogeneità: Settore 1 “Segreteria e affari generali” (si tratta della ricostituzione di un settore “classico” della Provincia che negli anni era stato frammentato); Settore 2 “Risorse finanziarie”; Settore 3 “Risorse Umane”; Settore 4 “Programmazione e politiche sociali e della famiglia” (è questa una delle principali novità; l’istituzione di uno specifico settore che curi le centrali funzioni della programmazione e dei servizi sociali e della famiglia); Settore 5 “Attività produttive, cultura e turismo” (in questo caso si tratta di una razionalizzazione delle funzioni di sviluppo economico, riconducendo a queste, per uniformità di finalità, gli interventi sulla cultura e sul turismo); Settore 6 “ Politiche del lavoro e formazione” (è l’unificazione in un unico settore delle funzioni del lavoro e di quelle della formazione, al fine di razionalizzare interventi e risorse, generando economie di scala); Settore 7 “Ufficio Tecnico (viabilità e patrimonio)” (anche in questo caso viene unificato in un unico settore tecnico - lavori pubblici - le funzioni relative a viabilità e patrimonio, per ottimizzare gli interventi e razionalizzare l’uso delle risorse umane e strumentali); Settore 8 “Genio Civile” (altra ricostituzione di un settore “classico” che era stato frammentato); Settore 9 “Gestione del territorio”; Settore 10 “Ambiente”.

Nel presentare la nuova organizzazione, il presidente Pettinari ha sottolineato, come aspetto saliente del riassetto funzionale, “la riconduzione del coordinamento alla conferenza dei dirigenti presieduta dal Segretario generale, in stretto raccordo con gli organi di indirizzo politico-amministrativo, promuovendo ed applicando un principio di collegialità ed un metodo di concertazione”.