Dalla Provincia nuovo no all'impianto biogas a Montegiorgio Stampa

cesetti_fabrizio_200x100FERMO 25.5.2012 - Il presidente Cesetti ha ribadito la netta contrarietà alla realizzazione dell'impianto in quanto incompatibile con la vocazione della zona interessata

Per quanto riguarda la realizzazione dell’impianto a biogas in località Fontebella a Montegiorgio, la Provincia ribadisce che detto impianto non è assoggettabile alla procedura di verifica perché al di sotto della soglia di potenza dei 3MWtermici e, pertanto, è soggetto esclusivamente ad Autorizzazione Unica Regionale ex art.12 D.Lgs n.387/2003 e D.M. 10/09/2010 (linee guida nazionali sulle fonti rinnovabili). Le uniche competenze della Provincia sono riferibili all’autorizzazione del cavidotto/elettrodotto di collegamento alla rete elettrica di pertinenza del settore Genio Civile ed all’accesso sulla strada provinciale di pertinenza del Settore Viabilità.

Nella Conferenza dei Servizi del 3 maggio scorso, il Presidente Fabrizio Cesetti ha ribadito la netta contrarietà alla realizzazione dell’impianto, in quanto incompatibile con la vocazione della zona interessata, con i suoi insediamenti abitativi e, non da ultimo, con il patrimonio storico e paesaggistico presente. In detta sede il Presidente ha anche evidenziato che si deve tener conto dell’opinione dei cittadini che, in modo unanime, hanno manifestato la contrarietà al progetto preoccupati per i danni che l’impianto potrebbe arrecare alla loro salute.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, sempre in sede di Conferenza dei Servizi, la Provincia attraverso i Settori Ambiente e Trasporti, Urbanistica e Viabilità, Genio Civile, ha evidenziato le numerose criticità che presenta il progetto, tra le quali:

1) l’identificazione dei materiali in ingresso (biomasse o rifiuti);

2) gli interventi di contenimento dei cattivi odori;

3) l’indicazione dei terreni messi a disposizione per la produzione di biomasse;

4) il piano di utilizzazione agronomica dei reflui in uscita dall’impianto;

5) la provenienza dei liquami zootecnici;

6) le caratteristiche di emissioni della torcia di sicurezza;

7) l’impiego del calore generato;

8) la profondità della falda acquifera e le caratteristiche fisico meccaniche dei terreni.

Pertanto, si ribadisce che la Provincia adotterà tutte le iniziative possibili affinché l’ipotizzato impianto non venga realizzato, nel più rigoroso rispetto della normativa vigente.