Truffe telematiche. Indagini lampo dei Carabinieri che smascherano e denunciano 7 truffatori Stampa
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FERMO 21.1.2023 - Attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e di documentazione bancaria i Carabinieri hanno scoperto e denunciato per truffa in concorso due donne della provincia di Monza Brianza una del 1962, ed una del 1964 entrambe già note per analoghi precedenti, che avevano simulato la vendita di una consolle musicale su un noto sito di vendite online e con artifizi e raggiri erano riuscite ad indurre in errore la vittima, facendosi accreditare in acconto euro 500, per poi rendersi irreperibili.

Una truffa simile è stata scoperta a Porto San Giorgio dove i Carabinieri hanno individuato e denunciato per truffa un 38enne, originario della provincia di Napoli, noto per altri precedenti di polizia. L’uomo, mediante vari raggiri, aveva inviato alla sua vittima (un residente di Porto San Giorgio) falsi sms aventi come mittente la “BPER”, con cui comunicava la presenza di operazioni fraudolente poi, dopo aver contattato telefonicamente la vittima, qualificandosi come un operatore della banca, riusciva a farsi comunicare il numero delle carte di credito con relative cifre del codice di sicurezza, e si impadroniva della somma di circa 3.200 euro.

Altra truffa aggravata a Monte San Pietrangeli dove un residente ha denunciato ai Carabinieri di aver ricevuto sulla casella di posta elettronica, una mail di phishing con cui veniva accusato di reati a sfondo sessuale e altri reati da parte di sedicenti Carabinieri; a tale mail ne seguivano altre contenenti la richiesta di versare la somma di 5.000 euro per sanare la propria posizione, oltre a altri 13.000 euro a titolo di cauzione. L’uomo, nel timore di guai giudiziari, ha pagato con tre bonifici bancari per un totale di 18.000 euro. Non è altro che una nuova campagna di phishing portata avanti attraverso false mail e messaggi social che riportano il logo dei Carabinieri o della Polizia di Stato e, in alcuni casi, sono anche firmate da dirigenti di vertice delle Forze dell’Ordine. Il falso messaggio intima al destinatario di rispondere alla mail per avere informazioni in merito ad un’indagine di pedopornografia in cui lo stesso sarebbe coinvolto. Lo scopo è di causare agitazione, inducendo la vittima a ricontattare i truffatori ed esporsi così a successive richieste di denaro o alla divulgazione dei propri dati personali.

Nessuna Forza di polizia contatta i cittadini attraverso mail o messaggi. Fate attenzione e qualora vi dovesse capitare di ricevere simili emali, cestinatele e segnalatele. Non bisogna farsi ingannare dalle e-mail fraudolente. In caso di dubbi, contattate la più vicina Stazione Carabinieri”.

Per evitare questa nuova truffa online occorre seguire sempre le stesse accortezze: non aprire mai questi allegati e cancellare anche dal cestino l'email sospetta.

Anche a Montottone i Carabinieri hanno denunciato un 41enne bengalese, residente a Roma, che, con il pretesto di vendere on-line una bicicletta ad un uomo di Porto San Giorgio, si era fatto accreditare da quest’ultimo, su un conto corrente a lui riconducibile, la somma di 750 euro per poi rendersi irreperibile.

I Carabinieri di Montegranaro hanno denunciato per truffa un 19enne napoletano, pregiudicato, che, simulando la vendita di sacchi di carburante solido per stufe, pubblicizzato a prezzo conveniente su noto sito online, tramite accordi stabiliti a mezzo mail, si era fatto accreditare un bonifico di 100 euro, senza di fatto inviare la merce e rendendosi irreperibile.

Stessa storia ma ben più grave a Servigliano dove i militari hanno identificato e denunciato un 35enne di Prato, che, con il pretesto di vendere on-line un’autovettura Peugeot 3008 ad un 55enne di Servigliano, si era fatto accreditare su un suo conto corrente, la somma di circa 25.000 euro per poi rendersi irreperibile.

 

Ilaria F. Del Bianco www.laprovinciamarche.eu

 

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