Anche nel 2021 il bio si conferma punta di diamante del Consorzio Vini Piceni Stampa
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ASCOLI 5.1.2022 - Il Consorzio Vini Piceni conferma il suo orientamento verso la coltivazione biologica: nel 2021, oltre l’80% della produzione degli associati si è fregiata del prestigioso marchio.

Il Consorzio Vini Piceni tira le somme dell’anno appena concluso, dopo la partecipazione al Vinitaly Special Edition di Verona, al Go Wine di Bologna e al SANA - 33° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.

Il 2021 è stato un anno di grandi risultati per tutto il distretto bio marchigiano, che ha visto siglato il patto per la creazione del Distretto Biologico Unico delle Marche, il più grande non solo d’Italia ma anche di tutta Europa, nato con lo scopo di promuovere e sostenere, a livello reputazionale e commerciale, l’agricoltura biologica marchigiana e tutti i suoi prodotti, vini compresi. Secondo il Presidente del Consorzio Giorgio Savini, l’intuizione della Regione Marche, impegnatasi nella nascita del nuovo Distretto tramite la figura di Mirco Carloni, vicepresidente regionale e assessore all’Agricoltura, è avvalorata dai dati: l’82,3% della produzione delle aziende facenti parte del Consorzio è di tipo biologico         , dato davvero sorprendente visto che dal suo territorio di competenza proviene oltre il 55% dell’intera produzione vitivinicola regionale. La zona di pertinenza, ricadente nelle province di Ascoli Piceno e Fermo, è infatti un terreno fertile per il biologico, grazie al clima favorevole e alla sua morfologia collinare, a cavallo tra mare e monti, con stagioni miti che agevolano la produzione e fanno sì che i trattamenti necessari siano minimi.

Anche nel 2021 il territorio Piceno si è confermato all’avanguardia nel settore bio. Si tratta di una tendenza di vecchia data, in quanto i nostri consorziati operano con criteri di produzione biologica da circa trent’anni, con una cifra che si attesta superiore all’80%. Siamo certi che l’anno venturo segnerà degli ulteriori miglioramenti in tal senso” è il commento del presidente del Consorzio Giorgio Savini, pieno di entusiasmo per il 2022, anno che si preannuncia di ripartenza delle attività in presenza.

Il Consorzio Vini Piceni nasce nel 2002, con l’obiettivo di valorizzare la produzione enologica del Piceno che, negli ultimi anni, ha raggiunto numeri e risultati importanti. Ad oggi, la realtà del Consorzio è composta da 56 soci, tra aziende agricole e cantine Picene, per un totale di circa 700 viticoltori coinvolti, e può vantare un vino DOCG, l’Offida, il DOCG più diffuso delle Marche, nei vitigni Pecorino, Passerina e Rosso, e tre vini DOP, cioè il Rosso Piceno (anche nella versione Superiore), il rosso maggiormente prodotto nella regione, il Falerio (anche nella tipologia Pecorino) ed il Terre di Offida nelle versioni Spumante e Passito. Nell’anno appena trascorso sono state circa 6,5 milioni le bottiglie prodotte.

(Enrico Medici) www.laprovinciamarche.eu

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