Emergenza maltempo: fabbriche chiuse e decine di milioni di danni nel Piceno Stampa

manuliASCOLI 4/3/2011- Paralizzata  per l'esondazione del torrente Chifenti l'attività nella zona industriale di Ascoli-Castel di Lama, milioni di danni per le aziende agricole della vallata

E' proprio il caso di dire che "piove sul bagnato" per il devastato territorio piceno. Già alle prese con una crisi interminabile, ora rischia seriamente di essere messo in ginocchio dall'ondata di maltempo che ha investito il Piceno (e buona parte delle Marche). Naturalmente ancora è presto per fare la stima esatta dei danni ma si parla già di decine e decine di milioni di euro di danni causati dal maltempo alle imprese e all'agricoltura. L'attività nell'area della zona industriale di Ascoli-Castel di Lama è praticamente paralizzata, l'esondazione del torrente Chifenti ha provocato ingenti danni e paralazzito l'attività delle imprese presenti nella zona. I dipendenti dell'Oil Marine del gruppo Manuli sono stati posti in ferie dall'azienda, vista la situazione dello stabilimento, allagato con circa 60 centimetri d'acqua, e ci resteranno per diversi giorni in attesa della sostituzione dei quadri elettrici e dei macchinari di alta precisione. L'azienda, tra l'altro, aveva in corso una commessa particolarmente urgente che ora rischia di saltare. A casa, si spera solo fino a lunedì, anche i 160 operai della Manuli, con i capannoni invasi dal fango. Stessa situazione alla Safe Way, l'azienda che produce scarpe antinfortunistica, con l'acuqa che ha allagato il magazzino e reso inutilizzabili circa 40 mila paia di scarpe. Tutti a casa, in attesa che venga riavviata la produzione, anche i dipendenti della Barilla, con gli operi del turno di notte che martedì sono stati messi in salvo dai pompieri. Non meno disastrosa la situazione per le aziende agricole della vallata, con danni che secondo la Coldiretti ammonterebbero intorno ai 5 milioni di euro. Solo leggermente migliore la situazione delle imprese dell'entroterra piceno, con Indesit, Merloni e Ariston che sono rimaste chiuse per la mancanza di energia elettrica ma che almeno questa mattina dovrebbero far ripartire la produzione.

Roberto Roberti - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.