Pedaggio sull'Ascoli-Mare, il Movimento difesa del cittadino critica la Provincia di Ascoli |
ASCOLI 11/2/2011 - Secondo il MDC la proroga di qualche anno, chiesta dalla Provincia di Ascoli al ministero delle infrastrutture, suona come un'accettazione passiva dell'imposizione del pedaggio Lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali venne esteso a tutta l'Italia. Lo decise la I sezione del Tar del Lazio, accogliendo il ricorso proposto dal Movimento Difesa del Cittadino MDC con l'avvocato Gianluigi Pellegrino. Ma il primo settembre 2010 il Consiglio di Stato aveva precisato che la decisione valeva solo a beneficio degli enti territoriali che avevano presentato il ricorso al TAR e tra i quali NON c’era appunto la Provincia di Ascoli Piceno! L’ANAS comunque - sia detto per completezza - aveva scelto di sospendere già da luglio gli aumenti su tutto il territorio nazionale sino alle decisioni definitive di merito. Il Piceno particolarmente penalizzato dall’aumento del pedaggio previsto per il Casello di San Benedetto del Tronto - rileva l’avv. Micaela Girardi, Pres. MDC Marche – subì anche l’inerzia dell’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno. Oggi, dopo la gara con cui l’ANAS ha assegnato l’appalto per il telepedaggio nei raccordi autostradali, MDC Marche condivide e sostiene tutte le manifestazioni e le iniziative contro l’introduzione del pedaggio nell’Ascoli-mare, unica arteria coinvolta in tutta la Regione Marche. Purtroppo la scelta della Provincia di Ascoli di chiedere una proroga al Ministro delle Infrastrutture suona come accettazione passiva dell’imposizione del pedaggio, per evitare il quale invece l’Amministrazione Provinciale dovrebbe adoperarsi perchè per ragioni economiche, amministrative e per la carenza di infrastrutture è ingiusto che gravi sul Piceno. Roberto Roberti - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. |