Insulti "anonimi" contro il sindaco, polemiche per le dichiarazioni dell'ex sindaco Allevi Stampa

alleviFOLIGNANO 8/2/2011 - Reazione sdegnata alle affermazioni dell'ex sindaco e attuale assessore provinciale Allevi (nella foto con il presidente Celani) che su Facebook ha dichiarato di "condividere il contenuto dei manifesti"

Infuria la polemica a Folignano per l'affissione di manifesti con insulti nei confronti del sindaco e della nuova maggioranza. Dopo che già nel corso del Consiglio comunale c'era stato un duro scambio di battute tra il consigliere d'opposizione Paci, che aveva dichiarato di condividere il contenuto dei manifesti, e alcuni consiglieri di maggioranza, ora è la dichiarazione dell'ex sindaco e attuale assessore provinciale Pasquale Allevi a fare clamore. "Non si può impedire ai cittadini di esprimere i propri pensieri in ogni forma si voglia - scrive Allevi su Facebook - piuttosto i manifesti apparsi in questi giorni dovrebbero far riflettere il sindaco, gli esponenti del suo gruppo e della sinistra che si sono appropriati indebitamente dell' amministrazione comunale di Foliganno. Pur non rivendicando la provenienza e la responsabilità di questa forma di fare politica non posso che condividere il pensiero di Peppe Paci, che non condanna il gesto e ne condivide i contenuti, le frasi sui manifesti. sono una forma di protesta pacifica che esprime la contrarietà di quella fetta di elettori delusa di essere stata defraudata di un diritto basilare della nostra democrazia: il voto. Non è stata data la fiducia a Flaiani a per far governare la sinistra!". Dichiarazioni che hanno provocato la reazione sdegnata di un nostro lettore che risponde all'ex sindaco Allevi, chiedendo addirittura al presidente della Provincia Celani di ritirargli la delega.

"Ho letto questa sera  su facebook - scrive P. Giacomini - un intervento dell’assessore provinciale Pasquale Allevi , in merito alla situazione che si è creata nel Comune di Folignano, che mi ha lasciato a dir poco sgomento. Come lei saprà, visto che il suo quotidiano on line ha pubblicato correttamente la notizia nei giorni scorsi, dopo la presentazione della nuova amministrazione comunale in alcune zone del territorio di Folignano sono comparsi dei manifesti anonimi con insulti nei confronti del sindaco Flaiani e della nuova maggioranza. Ebbene il signor Allevi, che ricopre una carica istituzionale e che quindi dovrebbe quanto meno avere un comportamento degno del ruolo che svolge, sostiene di “condividere i contenuti di quei manifesti”. Di conseguenza l’assessore provinciale condivide anche gli insulti rivolti al sindaco e alla maggioranza. Secondo l’ineffabile assessore gli insulti “sono una forma di protesta pacifica”. Quindi, seguendo questo allucinante ragionamento, il sottoscritto, che non ha condiviso le scelte fatte dall’assessore nei 10 anni in cui è stato sindaco di Folignano, potrebbe tranquillamente definire Allevi uno “stronzo” o, come è scritto in quei manifesti nei confronti della nuova maggioranza, un “ladro”… Al di là del fatto che la mia cultura e il mio modo di pensare, di cui vado fiero, non mi permetterebbe mai di insultare un politico o una persona di cui non condivido le decisioni, mi sembra che l’assessore abbia passato il segno. Non solo, lo stesso Allevi sostiene anche che “non si può impedire ai cittadini di esprimere i propri pensieri in ogni forma si voglia”, fingendo di dimenticare che qui manifesti sono abusivi, che per affiggerli non è stata pagata alcuna tassa e che sono stati affissi in spazi non consentiti. In poche parole chi ha affisso quei manifesti ha violato le leggi e le regole ma questo evidentemente per l’assessore Allevi è un particolare di poco conto. Sempre seguendo il suo ragionamento, quindi, coloro che per protestare contro Berlusconi hanno fatto tutto quel caos ad Arcore non dovevano essere arrestati né devono essere condannati, stavano solamente esprimendo “i propri pensieri” nella forma che volevano (lungi da me l’idea di difendere Berlusconi ma nulla giustifica insulti, violenze e violazioni della legge). Quale mai sarebbe il limite del lecito secondo l’assessore Allevi? Gli insulti sono ammessi, la violazione della legge pure, quando è che si supera il limite? Davvero un bell’esempio quello che ci ha fornito l’assessore, da cittadino di Folignano (che ci tiene ad esprimere tutta la mia solidarietà al sindaco e alla nuova maggioranza per gli insulti ricevuti) mi vergogno di aver avuto un simile soggetto come primo cittadino per 10 anni. E mi vergogno ancora di più di averlo ancora come assessore provinciale. Mi chiedo (e le chiedo) come possa il presidente Celani, che pure ritengo una persona seria e affidabile, tenere ancora nella giunta provinciale un assessore che ritiene normale insultare gli avversari politici, non rispettare le regole e violare le leggi. Un simile soggetto non può ricoprire alcun ruolo istituzionale, il presidente Celani dovrebbe avere il coraggio di ritirare le deleghe a chi teorizza l’insulto e la violazione della legge come prassi politica normale e accettabile. In caso contrario la credibilità e la serietà della stessa Provincia sarebbe messa in seria discussione"

Francesco Di SIlvestre - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.