"Rivoluzione" in Comune, il Consiglio comunale e i cittadini promuovono il sindaco Flaiani Stampa

angelo_flaiani_-_consiglio_comunaleFOLIGNANO 5/2/2011 - Applausi convinti e pieno sostegno al sindaco Flaiani da parte dei numerosissimi cittadini presenti al Consiglio comunale in cui è stata presentata la nuova giunta comunale. Molto apprezzati gli interventi dei nuovi assessori D'Ottavio e Terrani, dure accuse al primo cittadino da parte dell'ex assessore Paci

Non si era mai vista tanta gente ad un Consiglio comunale a Folignano. Sala della struttura integrata gremita e con tante persone in piedi venerdì 4 febbraio per la presentazione della nuova giunta comunale e della nuova maggioranza scaturita dopo la rottura provocata da una parte dell’ex maggioranza (il gruppo che fa capo all’ex sindaco Allevi). Come previsto è andato in scena un duro scontro tra il sindaco e il gruppo Allevi, con la tensione che in alcuni momenti ha raggiunto l’apice.

Al termine della serata, però, è indiscutibile che la posizione del sindaco Flaiani esce decisamente rafforzata e non solamente per l’apprezzamento nei suoi e nei confronti della nuova giunta manifestato, con ripetuti applausi, dalle tantissime persone presenti. Il primo cittadino e la nuova compagine amministrativa sono riusciti con estrema chiarezza a far capire le ragioni della “rivoluzione”, ripetendo più volte come il bene comune, le urgenze e i bisogni del territorio comunale e dei cittadini angelo_flaiani_-_opposizionedevono avere assolutamente la precedenza rispetto a giochi politici e contrapposizioni alla “Peppone e Don Camillo” che in un comune come Folignano hanno davvero poco senso di essere tirati in ballo. Ma a rafforzare la posizione del sindaco e della nuova maggioranza ci hanno pensato anche i rappresentanti del gruppo Allevi ora passati all’opposizione, contrapponendo alla concretezza e alla necessità di pensare soprattutto al bene del territorio comunale, slogan e ritornelli forse validi nel periodo della “guerra fredda” ma assolutamente improponibili in una realtà come quella di Folignano. Emblematico, in tal senso, il documento letto in apertura di seduta dall’ex assessore Paci, un atto di accusa contro il sindaco Flaiani pieno di espressioni forti (definito “immorale” il comportamento del sindaco stesso, “usurpatori” i consiglieri dell’ex minoranza entrati nella giunta) ma privo di riferimenti concreti. Dopo la lettura del documento, il consigliere Paci e il consigliere Vellei (foto in alto a destra) hanno polemicamente abbandonato l’aula, salvo poi farvi ritorno più tardi insieme al consigliere Rossi. Ed il loro comportamento nel proseguo della seduta è stato a dir poco discutibile e volto quasi esclusivamente ad alimentare sterili polemiche e scontri verbali, tanto che quando l’assessore Rita Cosmi ha richiamato i consiglieri comunali dell’opposizione ad un atteggiamento più consono al ruolo istituzionale che rivestono, un applauso fragoroso si è levato tra i tanti cittadini presenti.

Di fronte ad un simile atteggiamento, hanno assunto ancora più rilevanza gli interventi dei nuovi assessori D’Ottavio e Terrani (del gruppo dell’ex minoranza) che innanzitutto hanno voluto ringraziare chi li ha preceduti (tra cui proprio il consigliere comunale Paci ex assessore allo sport) per il lavoro svolto e poi hanno puntato l’attenzione esclusivamente sulle cose da fare, sulle necessità del territorio, senza alimentare ulteriori polemiche. Naturalmente l’intervento più atteso e più significativo è stato quello del sindaco Flaiani che ha ripercorso quanto accaduto in questo anno e mezzo di legislatura e cosa l’ha spinto a rivoluzionare la giunta e la maggioranza.

angelo_flaiani_-_interventoAppena mi sono insediato – ha esordito il sindaco Flaiani  (a sinistra insieme al presidente del Consiglio comunale)ho trovato un bilancio in grave difficoltà per il forte utilizzo degli oneri di urbanizzazione ( pari al 75%) al livello massimo consentito dalla legge finanziaria dello Stato. Questo comportava che entrate destinate ad investimenti venissero spese per il pagamento di spese correnti quali stipendi, mutui e utenze. La conseguenza di questa situazione era l’impossibilità di effettuare anche le minime manutenzioni con fondi propri, obbligando l’Ente a ricorrere all’indebitamento per ogni investimento in programma. Per questo innanzitutto abbiamo effettuato un lavoro rilevante sul bilancio comunale e gli interventi proposti ci hanno permesso di ottenere un risparmio complessivo di 250 mila euro. A cui vanno aggiunti i risparmi provenienti dalla rinegoziazione dei mutui(95 mila euro). Il risultato finale è che nel 2010 abbiamo ottenuto un avanzo di 160 mila euro, mentre gli oneri di costruzioni utilizzati in parte corrente sono stati pari al 5%. Nel primo anno di amministrazione, quindi, siamo riusciti ad ottenere un avanzo di 160 mila (sorprendente in questa fase economica del Paese), ci siamo messi nelle condizioni di poter iniziare l’opera più importante del programma elettorale (la scuola di Folignano) e abbiamo liberato gli oneri di urbanizzazione, potendo quindi contare nel 2011 di 350 mila euro per gli investimenti e le manutenzioni. Numeri e fatti che avrebbero dovuto essere l’orgoglio di una maggioranza ma che invece hanno mandato in tilt una parte di essa. Così qualcuno, probabilmente spaventato dalla concreta possibilità di realizzare quanto previsto nel programma, ha iniziato un’opera di ostruzionismo per ritardare quelle strutture pubbliche richieste a gran voce dai cittadini. La verità è che qualcuno voleva che il mio fosse un mandato incolore, si voleva solo che gestissi l’ordinario senza intervenire sulle priorità, si voleva un sindaco portavoce e quando ci si è accorti dell’indipendenza, dell’autonomia del sindaco stesso è iniziata una tattica di ostruzionismo culminata con l’assenza nel Consiglio in cui si votava il primo passaggio consiliare dell’iter della nuova scuola di Folignano”.

Il sindaco, poi, si è soffermato sull’inter del progetto della nuova scuola di Folignano (che di fatto ha provocato la rottura) partendo dalla decisione di individuare un’altra area (via Vecchie) per la sua realizzazione, rispetto a quella indicata in tutta fretta al termine della sua legislatura dal sindaco Allevi (via Cenciarini). “Nessun sostenitore della vecchia area mi ha mai presentato valutazioni tecniche a sostegno di quell’ubicazione – ricorda il sindaco - per via Vecchie invece esistono molte valutazione tecniche fatte da geologi ed ingegneri che hanno riscontrato l’assoluta opportunità del nuovo sito individuato per la Scuola rispetto alle enormi difficoltà tecniche e finanziarie che la vecchia localizzazione avrebbe comportato. Alla luce di questo è evidente che la scelta fatta per la scuola non è una scelta politica, pretestuosa o personale ma certamente è una valutazione responsabile e doverosa. Quando si è capita la determinazione del sindaco di portare avanti quello che era il primo punto del programma elettorale è iniziata una tattica di ostruzionismo culminata con l’assenza nel Consiglio in cui si votava il primo passaggio consiliare dell’iter della nuova scuola. Ed in quell’occasione si è palesato l’obiettivo del nuovo gruppo autonomo di maggioranza: iniziare una strategia fatta di ritardi, di rinvii, di discussioni con l’unico scopo di fare il meno possibile ed eventualmente solo quelle opere pubbliche che piacevano a qualcuno. Di fronte a questa situazione il senso di responsabilità mi ha indotto a valutare un accordo con la minoranza. Un accordo basato su cose concrete da fare, con la massima trasparenza, con la massima partecipazione dei cittadini nelle scelte. Un accordo tra amministratori che hanno a cuore l’interesse del territorio e dei suoi abitanti, che nelle elezioni di giugno 2009 hanno presentato programmi simili perché conoscono bene le esigenze e richieste dei cittadini e vogliosi di lavorare per soddisfarle. Si abbandona la maglietta della squadra del cuore per il bene comune”.

L’alternativa a questa nuova compagine amministrativa, che ha i mezzi e le possibilità per far compiere a Folignano un salto di qualità, era un lungo periodo di commissariamento (in attesa di nuove elezioni) che inevitabilmente sarebbe stato pagato a caro prezzo dal territorio e dai cittadini. I convinti applausi finali dei numerosissimi presenti (mentre il consigliere Paci chiedeva attonito ai presenti perché non avevano applaudito anche il suo intervento) suonano come una promozione per il sindaco e per la nuova maggioranza che ora dovranno dimostrare con i fatti di meritarsela.

Francesco Di Silvestre - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.