Denunciati tre individui per atti persecutori. Dai Carabinieri inviti a denunciare e consigli per le vittime. Stampa
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FERMO 11.1.2023 – I Carabinieri hanno comunicato che nei giorni scorsi, a Porto San Giorgio, è stato identificato e denunciato un uomo residente a l’Aquila per il reato di atti persecutori. A seguito degli accertamenti avviati dopo la denuncia di una donna, i militari hanno raccolto indizi di colpevolezza sul conto dell’uomo che telefonava insistentemente alla vittima ed assumeva nei suoi confronti comportamenti molesti, tra cui pedinarla, recapitarle regali, finanche presentandosi presso l'abitazione di quest'ultima e suonare il campanello anche nelle ore notturne. E’ stato attivato il previsto codice rosso. Anche a Pedaso è stato denunciato per atti persecutori un giovane pregiudicato 22enne di Ascoli Piceno che da circa due mesi inviava messaggi telefonici molesti e minatori alla sua ex convivente.

A Montegranaro invece è stato denunciato un foggiano già noto per altri precedenti, che da alcuni mesi sottoponeva a maltrattamenti la compagna, culminati in un’aggressione fisica il primo dell’anno. Anche in questi casi è stato attivato il codice rosso.

Chi agisce in modo persecutorio è caratterizzato dai seguenti atteggiamenti e comportamenti: assillante; molesto; ossessivo; minaccioso; violento: verbalmente, fisicamente, psicologicamente; ricattatorio; denigratorio. Anni di vessazioni e persecuzioni annichiliscono lo spirito della vittima ma riconoscere di essere una vittima è il primo passo per reagire efficacemente e riprendere il controllo sulla propria esistenza in modo particolare quando si tratta di soggetti minorenni. Per non cadere vittima di vessazioni e persecuzioni è fondamentale mantenere un atteggiamento critico e non fidarsi immediatamente di un estraneo per quanto simpatico e inoffensivo possa sembrare. All’inizio di una relazione amorosa si tende ad isolarsi per viverla pienamente. Tale isolamento deve comunque essere momentaneo e presto la coppia si deve integrare con amici e parenti di entrambi. In caso di vessazioni e persecuzioni è necessario rivolgersi ai centri antiviolenza presenti sul territorio e alle forze dell’ordine per segnalare tali atti, che sono reati contro la persona, e non temere quindi di sporgere denuncia. Evitare ogni contatto con il persecutore: il comportamento da tenere deve essere distaccato poiché ogni atteggiamento che sia gentile o rabbioso viene frainteso. Cambiare le proprie abitudini è difficile ma si rende necessario in caso di vessazioni e persecuzioni per evitare di diventare una facile preda. Non isolarsi, non rimanere da soli. Quando è possibile risulta utile farsi sostenere da un gruppo e da un centro antiviolenza. Parlare e condividere la propria esperienza è un modo per affrontare la violenza che si sta subendo. Affidarsi con fiducia alle strutture antiviolenza e alle forze dell’ordine seguendo tutte le indicazioni date. Tali istituzioni e associazioni sono presenti sul territorio e si possono contattare telefonicamente al numero di emergenza 112 e a quello antiviolenza e stalking 1522 (gratuito, attivo h24, il call center accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking) anche in modalità anonima.

 

Ilaria F. Del Bianco www.laprovinciamarche.eu

 

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