Rinnovabili ed energia green, piccole imprese delle Marche bloccate da costi e burocrazia Stampa
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ANCONA 25.5.2022 - Secondo un focus del Centro Studi Cna Marche, la nostra regione, per consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili è al quindicesimo posto tra le regioni italiane e largamente al di sotto del dato medio italiano con una quota di produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili del 26%. Sono pronte ad investire in autoproduzione di energia elettrica ma la burocrazia e i costi eccessivi bloccano tutto. Così le piccole imprese marchigiane rinunciano ad affrontare la via crucis della cogenerazione energetica e delle fonti rinnovabili.

La Cna - afferma il segretario regionale Otello Gregorini - chiede di favorire con incentivi mirati e con procedure semplificate, la realizzazione di impianti di autoproduzione di energia elettrica da parte delle piccole imprese, per ridurre la loro dipendenza dal gas, abbassare il costo della bolletta e accelerare il percorso della decarbonizzazione. Riducendo la burocrazia e il percorso a ostacoli per le autorizzazioni da parte dei diversi enti competenti, prevedendo adeguate misure di incentivazione e estendendo i crediti di imposta sull’investimento iniziale alle micro e piccole imprese, solo nelle Marche sarebbe possibile coinvolgerne almeno 5 mila nei processi di cogenerazione e 200 mila in Italia. Processi fondamentali, considerato che una piccola impresa marchigiana paga l’energia quattro volte più rispetto a una impresa industriale e il 33,5 per cento in più della media europea”.

Secondo un focus del Centro Studi Cna Marche, la nostra regione, per consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili (incluso idro), è al quindicesimo posto tra le regioni italiane e largamente al di sotto del dato medio italiano con una quota di produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili (incluso idro) del 26% sui consumi interni lordi di energia elettrica misurati in GWh (in Italia tale quota sale a quasi il 35%). La posizione delle Marche migliora sensibilmente se non si considerano le fonti idroelettriche: in questo caso le Marche si collocano al decimo posto, con una quota di consumi coperti dalle rinnovabili (20,1%) poco al di sotto del dato medio nazionale (20,9%).

La nostra regione non dispone nelle condizioni attuali della possibilità di attingere facilmente maggiore energia da fonti rinnovabili: se si considera la potenza efficiente lorda delle fonti rinnovabili in percentuale sul totale della potenza efficiente lorda complessiva regionale, le Marche con il 75,1% salgono al 4° posto tra le regioni italiane collocandosi ai vertici della quota di energia attingibile potenzialmente da fonti rinnovabili, rispetto a un dato medio nazionale del 47,5%. Ma il dato indica contemporaneamente che nella nostra regione è più difficile elevare ulteriormente la potenza erogabile da fonti rinnovabili se non investendo in ulteriori impianti. Solo il 7% dei consumi marchigiani di energia elettrica è coperto da impianti di cogenerazione, contro una media nazionale del 31,5% mentre la produzione di bioenergia copre appena il 2% dei consumi rispetto a una media nazionale del 5,9%. Dunque, lo spazio per realizzare nuovi impianti di energie rinnovabili c’è. Tra l’altro, le nostre produzioni manifatturiere ed edilizie risultano tra le meno energivore rispetto a quelle delle altre regioni: difatti i consumi di energia elettrica delle imprese marchigiane manifatturiere e delle costruzioni sono di 23,6 Gwh per cento milioni di euro di valore aggiunto dell'industria, contro una media in Italia di 36,7 Gwh.

La proposta della Cna - conclude Gregorini - di sostenere l’adozione di autoproduzione energetica nei laboratori delle micro e piccole imprese, nel caso delle Marche porterebbe ad un aumento dei consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili. Essendo tra i meno energivori, i nostri laboratori artigiani potrebbero generare energia anche per gli altri utenti e porsi come riferimento per una rete elettrica nazionale intelligente.”

 

Silvio Silvestri www.laprovinciamarche.eu

 

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