ANCONA 2.8.2011 - In una lettera inviata al presidente del Consiglio Spacca sollecita l'emanazione dell'ordinanza per la copertura finanziaria dei danni subiti dalla comunità marchigiana

Il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha scritto al presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, tornando a sollecitare l’emanazione dell’ordinanza della Presidenza del Consiglio per la necessaria copertura finanziaria dei danni subiti dalla comunità marchigiana a causa dell’alluvione del marzo scorso. Ecco il testo della lettera. “Faccio seguito alle mie precedenti comunicazioni ed in particolare alla lettera che le ho inviato il 6 giugno per aggiornarla sulla situazione conseguente al maltempo che ha interessato la Regione Marche nel mese di marzo. Come certamente saprà, la scorsa settimana la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la mozione, che per evidenza le allego in copia, con la quale si individuano alcune misure urgenti a favore dei territori  e della popolazione colpita, con particolare riferimento al rimborso delle spese relative agli interventi di somma urgenza effettuati dagli enti locali. Conseguentemente è perciò urgente che venga predisposto lo schema dell’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri da inviare al Ministero dell’Economia e delle Finanze per la necessaria copertura finanziaria, il cui testo potrà essere successivamente sottoposto all’intesa di questa Regione. Come ho avuto modo di dirLe nel nostro breve incontro del 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica mi  rendo disponibile per concordare un’intesa per rendere fattibile in tempi brevi l’individuazione di un percorso amministrativo per giungere ad una rapida soluzione di questa delicata questione. Quindi Le chiedo di poterci incontrare nuovamente per esaminare con la massima urgenza ed in spirito di leale collaborazione le misure di sostegno per gli enti locali, le famiglie e le imprese danneggiate”.

Silvio Cazzaniga - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.