Controlli dei NAS nelle mense scolastiche. Nelle Marche 22 controlli con oltre 18.550 euro di multe e una denuncia per frode in commercio Stampa
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ANCONA 15.3.2023 - Con la prosecuzione del corrente anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha realizzato una campagna di controlli a livello nazionale finalizzato alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso gli istituti scolastici. L’esecuzione delle attività ispettive ha interessato 1.058 aziende di ristorazione collettiva operanti su tutto il territorio nazionale all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, dagli asili nido fino agli istituti superiori, sia pubbliche che private. Tra le ditte controllate, 341 hanno evidenziato irregolarità, pari al 31%, accertando 482 violazioni penali e amministrative, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 240 mila euro, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, nella regolarità di impiego delle maestranze e relativo possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale.

Relativamente alla regione Marche, i Nas di Ancona hanno ispezionato 22 locali, fra laboratori di produzione pasti, punti cottura e ambienti di refezione scolastici, dagli asili alle università. In particolare: 8 in provincia di Ancona, 3 in quella di Ascoli Piceno, 1 in quella di Fermo, 5 in provincia di Macerata e 6 in quella di Pesaro Urbino. In un solo caso sono state accertare carenze igienico sanitarie mentre in misura maggiore carenze strutturali che hanno portato alla contestazione amministrativa di 14 sanzioni per un totale di Euro 15.500.

In particolare, nella provincia di Macerata, è stata accertata la non tracciabilità di 15 chilogrammi di pane e prodotti da forno privi, di qualsiasi indicazione di provenienza, nonché la presenza di due forme di formaggio scadute. La merce è stata sequestrata e sono state elevate sanzioni amministrative per complessive Euro 3500.

Nella provincia di Ancona, il legale rappresentante di una società di gestione di una mensa, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria poiché responsabile del reato di frode in commercio in quanto somministrava carne bovina diversa, per origine e qualità, da quella indicata sul menù che prevedeva in via esclusiva carne IGP (indicazione geografica protetta) e Q.M. (qualità Marche).

 

Silvio Silvestri www.laprovinciamarche.eu

 

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