SALUTE MARCHE
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Prosegue l'attività della Regione per la messa a punto del Registro Regionale dei Tumori, la cui istituzione decisa meno di un mese fa dagli assessori regionali ai servizi sociali, Amagliani, ed alla salute, Mezzolani, ha posto le basi per valorizzare le esperienze avviate sul territorio, come il Registro dei Tumori di Macerata operante presso il Dipartimento di Scienze Igienistiche e Sanitarie dell'Università di Camerino (nella foto l'ospedale).
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Nelle Marche ogni anno ci sono circa 40 nuovi disabili a causa di lesioni al midollo spinale provocate in prevalenza da incidenti stradali. E il 71% ha un'età media di 27 anni. Ciò significa che, in pratica, quasi ogni settimana un ragazzo marchigiano finisce sulla sedia a rotelle in modo permanente. Una situazione drammatica che ha indotto l'assessore regionale alla Salute Mezzolani ad annunciare l'istituzione di
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Per far fronte al problema delle alte temperature che si registrano in questi giorni e per scongiurare il rischio di colpi di calore o di altri malesseri collegati al caldo eccessivo, sarebbe opportuno non uscire di casa nelle ore più calde (dalle 11 alle 18), bere almeno 2 litri d'acqua al giorno, mangiare quotidianamente frutta e verdura, evitare sbalzi di temperatura e vestirsi in modo leggero evitando indumenti sintetici. In caso di bisogno la prima persona da consultare
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Ancona. Una complicatissima operazione per asportare un tumore al cervello di un bambino di 8 anni di San Benedetto è stata effettuata con successo all'Ospedale Torrette di Ancona. Artefici di questo straordinario intervento sono stati i medici dell'equipe del reparto di Neurochirugia in collaborazione con il reparto di Rianimazione pediatrica del Salesi. L'intervento ha ridato speranza ad una famiglia di San Benedetto,
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E' stata assegnata al dott. Angelo Canciullo la direzione dei due reparti di Otorinolaringoiatra degli ospedali di Ascoli e di San Benedetto. Lo ha annunciato il direttore generale dell'Asur 13 Zuccatelli che ha ribadito come, anche questa decisione di unificare la direzione dei due reparti, sia in linea con il progetto d'integrazione dei due ospedali. Dobbiamo lavorare come se l'ospedale ascolano e quello sambenedettese sia un unico ospedale
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S. Severino. Sono stati ultimati a tempo di record i lavori di realizzazione dell'elisuperficie a servizio dell'ospedale civile "Bartolomeo Eustachio" e per usi adeguati al sistema di Protezione Civile sul territorio sia settempedano che montano. L'impianto, progettato e realizzato dal Comune di San Severino in collaborazione con la Regione e la Comunità Montana su un'area scelta
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Nella letteratura medica le alterazioni muscolari delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM), destra e sinistra, sono state sempre associate a diversi disturbi posturali e clinici. Funzioni come respirare, masticare, inghiottire e parlare
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Nelle ultime settimane si è registrato in Messico un aumento di casi di influenza acuta di origine suina concentrati nella capitale Città del Messico, con quasi 2 mila contagiati e 29 morti. Centinaia di casi di influenza suina si sono registrati anche negli Stati Uniti con un decesso, mentre decine di casi si segnalano in Europa, con 5 casi anche in Italia dove, però, tutte le persone colpite dall'influenza stanno già meglio.
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Quasi il 15% dei marchigiani in questo periodo soffre di allergie cosiddette stagionali. Si tratta di problema fastidiosissimo che si manifesta con continui starnuti, naso chiuso, prurito, lacrimazione e respiro affannoso. E che con il risveglio della natura si accentua fino a diventare, in certi casi, addirittura invalidante. Ma cos'é esattamente l'allergia? E' una malattia
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PESARO. E' già attivo, come ogni anno dal 2001, il servizio di dialisi estiva. La struttura di Nefrologia e Dialisi dell'azienda Ospedaliera San Salvatore, diretta dalla dottoressa Marina Di Luca, è partita con un servizio di notevole utilità per i pazienti dializzati che vengono a Pesaro per trascorrere
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21 ottobre 2015 - Morire di parto oggi nel 2015 può sembrare obsoleto ed anacronistico, ma purtroppo è realtà. In soli due giorni due giovani mamme sono morte dopo aver messo alla luce i loro figli. La notizia è di poche ore fa: una donna di 26 anni, di origini brasiliane, è morta durante il parto all'ospedale Agnelli di Pinerolo, nel Torinese. Alla quarantesima settimana di gestazione era entrata nell’ospedale San Giovanni di Dio, insieme al marito. Era una visita già programmata. Tutti erano tranquilli, medici compresi. Per complicazioni durante il travaglio, è stata sottoposta a un taglio cesareo d'urgenza. La bambina, appena nata, è stata trasportata subito all'ospedale Santa Croce di Cuneo a causa di una grave crisi respiratoria. Le condizioni della donna nel frattempo si aggravavano. Veniva quindi trasferita nel reparto di rianimazione dove poi è morta. La coppia aveva anche un altro figlio. Solo quattro giorni fa stessa situazione, ma questa volta a Ragusa: una donna di 23 anni, di origini rumene, stava dando alla luce il suo secondo figlio quando qualcosa di non ancora precisato è andato storto. Dopo essere entrata in sala parto per un cesareo d'urgenza, durante la notte, riusciva a partorire il bimbo che veniva però trasferito subito in terapia intensiva per insufficenza respiratoria. Visto l'aggravarsi della situazione, il marito decideva di entrare in sala parto dalla moglie, ma, colto da malore in seguito alla vista del sangue, sveniva. Dopo circa 2 ore, come nei peggiori degli incubi, gli comunicavano il decesso della moglie. La coppia aveva un bimbo di tre anni. Le famiglie di entrambe le povere mamme hanno, ovviamente, sporto denuncia al locale commissariato, la procura ha aperto un'inchiesta e l'Asp, contestualmente, un'istruttoria. Ma saranno le risultanze dell’autopsia a far luce sulla morte delle giovani mamme.
La morte per parto è un evento raro, inaccettabile, specialmente oggi, dopo gli straordinari progressi compiuti in medicina. Purtroppo in questi due anni in Italia sono morte 42 donne, la maggior parte delle quali a causa di complicanze della gravidanza e del parto. E forse potrebbero essercene di più. Poche o molte: questo non lo sappiamo. Perché il progetto pilota di sorveglianza della mortalità materna, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (iss), ha coinvolto solo 6 regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia). In particolare, la sorveglianza attiva, messa in piedi da due anni dal Centro Nazionale di Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Iss, grazie a un finanziamento del Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute, ha creato una rete di circa trecento presidi sanitari pubblici e privati, che coprono solo il 49% dei nati nel Paese. Ora l’Iss punta ad allargare la rete dei presidi sanitari monitorati. Entro quest’anno si prevede l’ingresso di altre due Regioni, la Lombardia e la Puglia, in modo da arrivare a una copertura pari al 75% dei nati in Italia. Intanto, però, si continua a morire di parto. Immaginiamo le due giovani mamme col pancione mentre sistemano con cura in un cassetto il corredino del piccolo in arrivo. Le immaginiamo mentre raccontano agli altri figli dell'arrivo del fratellino e di come bisognerà festeggiare. Le immaginiamo preparare la borsa per l'ospedale ed accarezzare il vestitino che metteranno al piccolo appena nato. Ed ora invece parliamo di commissioni d’inchiesta, indagini e verifiche che forse serviranno a far luce su eventuali responsabilità, chissà! Ma il punto è che per l'ennesima volta e alle soglie del 2016 una culletta verrà portata a casa senza che nessuno riesca a festeggiare la nascita perché si piange una morte. Ed ogni compleanno di quei bambini coinciderà con il ricordo di grave lutto. E davanti a queste tragedie, ti guardi intorno e provi un certo senso di imbarazzo per l’attività quotidiana di certi medici e certi amministratori. Impegnati spesso a farsi dispetti e sgambetti per assicurarsi un posto migliore sulla scala della notorietà e passare il tempo ad assicurarsi il proprio futuro. Oggi, però, l'ennesima mamma il proprio futuro non ce l’ha più e l'ennesimo bimbo rimane orfano dopo solo pochi minuti dalla nascita. Un bimbo che spesso traumatizzato viene ricoverato d'urgenza in terapia intensiva accompagnato da un papà ancora troppo sconvolto per la morte della propria compagna. Di loro nessuno saprà più niente, delle loro tristi giornate nessuno più scriverà. Ma questo è un altro problema!
Elena Pompei -
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