SAN BENEDETTO 1.3.2025 - “Dopo la lunga pausa dovuta all'organizzazione e allo svolgimento del secondo congresso nazionale di Azione, che ha visto la conferma del fondatore Carlo Calenda ma anche la sorprendente affermazione di Giulia Pastorella (sostenuta dal gruppo dirigente provinciale e che si è affermata a livello locale con il 70% dei voti), il partito torna ad occuparsi delle questioni relative alla città di San Benedetto. Prendendo spunto dalle ultime notizie di cronaca locale, infatti, non si può non tornare a parlare del Ballarin che evidenzia lo stato confusionale di un'amministrazione priva di una visione organica della città e del suo sviluppo. Già nel 2023, all'indomani della presentazione dell'ultima versione del progetto, sottolineammo come quest'ultimo fosse una profonda delusione sotto tutti punti di vista e rispetto alle tante aspettative in termini di viabilità, di mobilità sostenibile e di spazi verdi realmente fruibili. Suggerimmo una soluzione chiara e risolutiva per la viabilità, la creazione di luoghi per lo scambio modale tra trasporto pubblico e privato, tra auto e mezzi non inquinanti, la creazione di percorsi ciclopedonali e di aree verdi realmente fruibili. Rimanemmo inascoltati. Allora si era ancora in tempo per rimediare ai gravi errori, oggi non più. Oggi vediamo altre criticità sulle quali l'amministrazione balbetta o, peggio, non ha la minima idea di come intervenire.
Pur plaudendo allo sblocco dell'annosa situazione di via Lombroso, che comunque era una previsione urbanistica di vecchia data, oggi è in prima linea l’Area Brancadoro, attorno alla quale si è acceso un dibattito di basso profilo: delibere sconosciute alla stessa amministrazione, progetti più o meno fumosi, proposte impulsive in reazione agli ultimi sviluppi.
Speriamo che l'Amministrazione non ceda alle sollecitazioni provenienti da più fronti che prevedono l'acquisto dell'area dalla Sideralba. Va promossa un'iniziativa che contemperi le esigenze pubbliche, urbanistiche ed ecologiche previste dalla destinazione d'uso dell’area anziché pensare ad un costosissimo "regalo" alla città solo per mere posizioni ideologiche.
San Benedetto è tristemente in testa alla classifica sulla densità di popolazione nelle Marche ed è necessaria una revisione sensata del piano regolatore o altri piani urbanistici, tenendo conto della necessità di ripensare viabilità e volumetrie esistenti secondo un chiaro piano di indirizzo e destinando le pochissime aree libere a soluzioni a basso impatto. Va implementata la mobilità dolce e facilitato lo scambio intermodale tra auto, bici, pedonalità e trasporto pubblico, tenendo presente che il PUMS, in via di elaborazione, pur dando qualche contributo, resta sempre uno strumento di dubbia efficacia, mentre è utile in caso di recepimento di finanziamenti per queste problematiche. Insomma, c'è tanto da lavorare ed essendo oramai già oltre il giro di boa del mandato di questa amministrazione, siamo scettici sulla possibilità che interventi tanto importanti quanto urgenti possano essere portati a compimento entro il 2027.”
Alessandro Maria Bollettini,
Segretario Comunale Azione San Benedetto del Tronto