SAN BENEDETTO DEL TRONTO 26.8.2023 - Non si placano le proteste dei commercianti contro l'amministrazione comunale per aver autorizzato lo svolgimento dell'evento della Coldiretti in piena stagione turistica che ha comportato per due lunghe settimane gravi penalizzazioni per le attività del centro, per gli stabilimenti balneari, per la viabilità con ingorghi sul lungomare e sulle maggiori vie cittadine.
E se durante i giorni dell'evento si sono registrate migliaia di proteste non solo da parte dei titolari delle attività commerciali del centro e del lungomare, ma anche da tantissimi residenti e turisti, ora, a bocce ferme, i commercianti del centro dopo aver fatto un bilancio delle gravi perdite subite a causa dell'evento chiedono all'amministrazione comunale un indennizzo sotto forma di agevolazioni su tasse e tariffe comunali.
"L'evento - scrivono i commercianti del centro - ha avuto effetti devastanti sulle nostre vendite danneggiando gravemente le nostre attività. Per due settimane gli spazi del centro sono stati letteralmente sequestrati e isolati dal resto della città per l’allestimento del Villaggio Coldiretti.
È' stato interdetto il parcheggio di piazza Caduti del Mare che, da sempre, costituisce un’area di sosta molto utilizzata dai frequentatori del centro cittadino, creando enormi disagi per i nostri clienti.
A causa della viabilità e dello spostamento del mercato settimanale il traffico in città è divenuto insostenibile con grave danno alla vivibilità e all’immagine della città oltre alla impossibilità per molti turisti e residenti nei Comuni vicini di raggiungere il centro per fare acquisti o consumare nei nostri locali.
È stato difficile raggiungere le nostre attività commerciali con effetti devastanti sulle vendite in un periodo da sempre caratterizzato dalla forte presenza di turisti con conseguente effetto positivo sui nostri conti.
Inoltre bar e ristoranti, che pagano onerosi canoni di locazione e somme sempre più rilevanti per la Tari e per l'occupazione del suolo pubblico, hanno visto penalizzare gravemente una delle zone più belle della città impedendo ai clienti di raggiungerli ed a loro stessi di svolgere al meglio il proprio lavoro essendo impossibilitati ad offrire alla clientela il servizio che merita e che si aspetta da una città turistica.
Non solo. "Già provate dalla crisi conseguente all’aumento dei prezzi, che ha ridotto di molto la potenzialità di spesa delle famiglie, le nostre attività ripongono ogni anno le loro speranze nel periodo estivo, che conta appena settanta giorni, per recuperare percentuali di reddito.
Invece quest’anno si sono trovate per ben venti giorni isolate dal resto della città. E per questo motivo chiediamo di prevedere un intervento a sostegno del reddito delle nostre attività gravemente danneggiate da questa scelta illogica riducendo, proporzionalmente, Tari, canone per occupazione del suolo pubblico e altre imposte e tributi".
E per il futuro i commercianti chiedono all'amministrazione comunale di non organizzare nel pieno della stagione turistica, in particolare luglio e agosto, manifestazioni di così grave impatto sul centro cittadino sia per quanto riguarda lo spazio occupato sia per la durata.
Un'indicazione che trova l'approvazione di tantissimi residenti e turisti che, a causa dell'insensata decisione dell'amministrazione comunale, hanno dovuto subire gravi penalizzazioni e disagi di ogni tipo.
(S.P. - www.laprovinciamarche.eu)
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