Teatro Vaccaj, stagione di prosa 2022. 4 nuovi appuntamenti per gridare a gran voce: il teatro non si ferma!
Ettore_Bassi_Attimo_fuggente

TOLENTINO 3.12.2021 - Dopo l’anticipo di stagione con la rassegna Platea delle Marche – Scena d’Autunno, che ha portato sul palcoscenico del Vaccaj tre appuntamenti prestigiosi, il cartellone teatrale entra nel vivo con la tradizionale stagione di prosa, con quattro spettacoli di qualità e importanti nomi del panorama teatrale per un 2022 carico di emozioni.

Coinvolgenti classici, poetiche trasposizioni cinematografiche, capolavori letterari, anteprime imperdibili, un’attenzione particolare rivolta alle giovani generazioni, con matinée per le scuole e uno spettacolo pomeridiano dedicato agli studenti, compongono una ricca offerta teatrale, anche nel numero degli spettacoli proposti (sono 7 complessivamente gli appuntamenti per la stagione 2021/22), che, nell’eccezionalità della situazione, evidenzia come, nonostante le difficoltà di questo momento, Comune di Tolentino, Compagnia della Rancia e AMAT si sono profusi per mantenere “vivo” un luogo importante come il Teatro Vaccaj; saranno tantissimi anche gli appuntamenti “fuori abbonamento” (che saranno annunciati nelle prossime settimane) che animeranno il palcoscenico del Vaccaj per i primi mesi del 2022, fino a primavera.
Tolentino si conferma ancora una volta una città con una vivacità culturale spiccata e con tanta voglia di partecipare e di ricominciare. Veniamo da un fine settimana di sold out con il successo inconfutabile di Biumor e Popsophia e ora, con la presentazione della stagione di Prosa del Vaccaj, la città si prepara a mantenere un primato assoluto sotto l’aspetto culturale. Un sinergico lavoro di squadra tra Compagnia della Rancia, Amat e Assessorato alla cultura che, insieme, hanno messo in piedi un programma di assoluta qualità” - dichiara Silvia Luconi, Vicesindaco del Comune di Tolentino.

Dopo una prima parte di stagione pienamente soddisfacente, con i sold out de La Divina Commedia e una buona risposta del pubblico, per niente scontata, anche per gli altri appuntamenti, oggi presentiamo la stagione teatrale invernale con tre bellissimi spettacoli di prosa e un nuovo musical prodotto dalla Compagnia della Rancia. - queste le parole di Silvia Tatò, Assessore alla Cultura del Comune di Tolentino, che prosegue - Una programmazione attenta ai contenuti che strizza l’occhio ai più giovani affinché loro, pubblico del futuro, trovino la strada migliore per conoscere e ad amare il teatro.

Siamo consapevoli delle difficoltà indotte dalla pandemia e del timore di molti a recarsi a teatro, ma mi sento di dire che si può andare a teatro in tutta sicurezza, nel pieno rispetto dei protocolli vigenti.
Rivedere il Teatro Vaccaj nuovamente in piena attività è rigenerante e fa capire concretamente l’idea di resilienza. - sono le parole di Gilberto Santini, direttore di AMAT - La stagione che si presenta oggi, con i nomi e i titoli scelti fra le eccellenze del panorama teatrale attuale, non solamente completa il cartellone che dall’autunno accompagna il pubblico di Tolentino, ma soprattutto conferma quanto un teatro vitale sia ritenuto importante dalle nostre comunità”.
Il teatro ha bisogno dei suoi spettatori, gli spettatori hanno bisogno del teatro: è in questo scambio continuo e vivo che nasce quell'esperienza indimenticabile che crea, spettacolo dopo spettacolo, una vera e propria necessità. - prosegue Saverio Marconi, direttore artistico di Compagnia della Rancia - La scelta di questi spettacoli per il Teatro Vaccaj va proprio in questa direzione: dopo i lunghi e ancora dolorosi mesi "con il sipario chiuso", abbiamo bisogno di storie, riflessione e soprattutto emozioni che il teatro ci può dare”.

Un particolarissimo filo conduttore lega i quattro titoli scelti: la coralità degli allestimenti, con, al fianco dei protagonisti, tantissimi e bravissimi interpreti sul palcoscenico!

Mercoledì 19 gennaio uno dei capolavori di Tennessee Williams rivive in tutta la sua potenza sul palcoscenico del Teatro Vaccaj nella messa in scena firmata dal maestro Pier Luigi Pizzi. UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO è un titolo conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro che ancora oggi genera interesse ed emozione. La leggenda vuole che fosse proprio su un tram su cui girovagava da studente, che il giovanissimo autore si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano. Premio Pulitzer nel 1947, il testo, infatti, mette per la prima volta l’America davanti allo specchio su temi come, il disagio mentale, il maschilismo, la repressione del femminile, la macchina oppressiva della famiglia, l’anima ipocrita dei pregiudizi, la feroce stupidità delle paure morali. A dare
voce agli animi tormentati degli indimenticabili protagonisti Blanche Du Bois e Stanley Kowalsky sono due grandi interpreti del teatro italiano, Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci. Nel corso della storia, Il rapporto tra i due protagonisti sfocerà in un violento conflitto che porterà la donna alla pazzia.

Il 18 febbraio è la volta de L’ATTIMO FUGGENTE, (nella foto) uno dei più grandi successi cinematografici che racconta una straordinaria storia di legami, di relazioni e di incontri che cambiano gli uomini nel profondo. Una storia d’amore, amore per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Lo spettacolo, diretto da Marco Iacomelli, vede nel ruolo del carismatico professor Keating Ettore Bassi, amato attore di teatro, cinema e televisione e, accanto a lui, un gruppo affiatatissimo di giovani interpreti: i ragazzi della conformista Welton Academy cui il professor Keating insegnerà, uscendo dai rigidi schemi dell’epoca, a vivere momento per momento, perché ogni secondo che passa è un secondo che non tornerà mai più. Cogliere l’attimo è ciò che conta veramente, vivere senza rimpianti, seguire passioni e slanci, magnifici e talvolta irrazionali: questo il segreto per diventare consapevolmente adulti. Un’occasione per avvicinare alla filosofia del carpe diem la “Generazione Z” dei Post Millennials e ricordare le emozioni del film. Dopo la serata in abbonamento, STM Live proporrà L’attimo fuggente anche agli istituti superiori di Tolentino in una matinée.

Si prosegue, quindi, l’11 marzo con BARTLEBY LO SCRIVANO. Uno straordinario Leo Gullotta affronta con lucida ironia la vicenda di un personaggio entrato nella letteratura mondiale e quella frase rimasta nella storia al centro del racconto: “preferirei di no”.

Il silenzio inspiegabile di Bartleby ci turba e ci accompagna dal 1853, da quando Melville pubblico il racconto Bartleby the Scrivener: a Story of Wall Street. Abituati all’idea di sviluppo senza limite con la quale siamo cresciuti, la figura di questo scrivano ci lascia spiazzati: in lui non c’è alcuna aspirazione alla grandezza. Alla faccia dei vincenti, dei sorrisi, degli eternamente promossi e delle tendenze.

È come se il povero Bartleby, simbolo di una divina povertà, portasse sulle sue spalle il lutto per tutte le nostre titaniche e deliranti ansie di vittoria ed espansione.
Un ufficio, a Wall Street o in qualunque altra parte del mondo. Uno studio di un avvocato in cui ogni giorno scorre identico, noioso e paziente, secondo le regole di un moto perpetuo beatamente burocratico, meccanico e insensato, fino a quando un po’ di sabbia finisce nell’ingranaggio e tutto si blocca. Senza una ragione. Senza un perché.
A chiudere la stagione la nuova produzione firmata Compagnia della Rancia, UNA VOLTA NELLA VITA (Once). Acclamato a Broadway e Londra, e già prodotto in tutto il mondo, lo spettacolo, con il libretto di Enda Walsh, le musiche e liriche di Glen Hansard & Markéta Irglová, ha vinto ben 8 Tony Awards ed è tratto dall’omonimo film scritto e diretto da John Carney, Una volta nella vita è un meraviglioso inno alla vita, all’amore, alla musica: 11 eccezionali interpreti (il cast verrà annunciato nelle prossime settimane) cantano, recitano, danzano e suonano dal vivo una molteplicità di strumenti e danno vita a un racconto indimenticabile ambientato per le strade di Dublino, che coinvolge dalla prima nota e parla dell’inseguire le proprie scelte, del rifiuto di vivere nella paura e del potere che la musica ha di connetterci tutti. Il regista Mauro Simone lo definisce “uno spettacolo dolorosamente bello e gioiosamente edificante, che colpirà il pubblico in modo indelebile”.

Compagnia della Rancia, che presenta lo spettacolo su licenza di Music Theatre International Europe, come d’abitudine sceglie ancora una volta il Teatro Vaccaj come residenza di allestimento per questa nuova produzione, che accoglierà artisti, tecnici e creativi da tutta Italia: un modello virtuoso che unisce cultura e promozione del territorio e accende i riflettori su Tolentino a livello nazionale. Lo spettacolo debutterà il 6 maggio (recita in abbonamento) e sarà replicato anche il 7 e 8 maggio (fuori abbonamento, con l’obiettivo di rendere una delle recite pomeridiane una grande festa del teatro e della musica per i più giovani).

(Giorgia Galanti) www.laprovinciamarche.eu

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