SAN BENEDETTO 19.9.2021 - "Tra le mie tre partite maledette c'è quella con la Sambenedettese quando s'incendiò lo stadio Ballarin. Una terribile tragedia di cui nessuno parla più. Io ero in campo e l'ho vissuta dal vivo".

Lo ha dichiarato Walter Zenga, l'indimenticato portiere della Samb oltre che dell'Inter e della Nazionale, nel corso della seguitissima trasmissione Sky Calcio L'Originale andata in onda domenica sera al termine della partita Salernitana Atalanta vinta dai nerazzurri per 1 a 0.

Nel corso del programma Zenga ha presentato il suo libro "Io ero l'uomo ragno" e proprio in risposta ad una  domanda del conduttore su episodi particolari narrati nel libro il portiere ha spiegato che nella sua lunga carriera ci sono state tre partite maledette ed ha messo al primo posto proprio quella giocata con la Samb contro il Matera domenica 7 giugno 1981 quando la festa dei tifosi per il ritorno dei rossoblu in Serie B si trasformò in una terribile tragedia in cui morirono bruciate due ragazze, la 23enne Maria Teresa Napoleoni e la 21enne Carla Bisirri entrambe decedute nel Centro Grandi Ustioni del Sant'Eugenio di Roma, 13 persone rimasero gravemente ustionate e 64  finirono in ospedale per ustioni o per lesioni. 

"Nel libro -  ha continuato Zenga - ci sono alcune storie ed episodi mai raccontati tra i quali, appunto, le mie tre partite maledette. Oltre a quella del rogo del Ballarin, che fu una delle più terribili tragedie del calcio italiano, le altre due partite maledette sono quella famosa in cui fummo eliminati dall'Argentina nel mondiale e quella con la Sampdoria che giocai con i body gard"

Alessandro Lorenzi - www.laprovinciamarche.eu

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