PESARO 22.6.2021 - La squadra mobile ha messo a segno un altro colpo al traffico di droga. Sabato pomeriggio gli investigatori della Squadra Mobile, hanno notato due fratelli albanesi, già noti alle forze dell’ordine, scendere da un taxi cittadino, insospettiti hanno deciso di identificarli. Dal controllo hanno scoperto che i due avevano un cognome diverso da quello conosciuto, avendo acquisito quello delle rispettive mogli. Proprio il fatto di essere titolare di un passaporto con nuova generalità, aveva consentito ad uno dei due, un 33enne già espulso dall’Italia, di rientrarvi senza aver richiesto la preventiva autorizzazione alle Autorità competenti, commettendo un reato per il quale è previsto l’arresto in flagranza e la pena da uno a cinque anni di reclusione. Durante la perquisizione dell’appartamento occupato dai due fratelli sono stati ritrovati, all’interno di un mobile della camera da letto, quattro involucri di cocaina in cristalli, del peso complessivo di 7 grammi, in parte già suddivisa in dosi pronte per essere cedute e di un bilancino, con tracce di polvere che ne indicavano l’utilizzo. Per tale motivo il 33enne è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti e per aver fatto reingresso in Italia nonostante fosse stato in precedenza espulso.
Ieri mattina il Giudice del Tribunale di Pesaro ha convalidato l’arresto e ha emesso nei confronti dello straniero la misura cautelare dell’obbligo di dimora, con obbligo di rientro in orari notturni e di firma alla Polizia giudiziaria per tre volte a settimana. Contestualmente lo ha condannato alla pena di anni 2 di reclusione, ordinando l’espulsione con accompagnamento alla frontiera.
(Silverio Pomili - www.laprovinciamarche.it)
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