Nel rapporto "Ecosistema urbano 2009" di Legambiente, con il 24° posto nella graduatoria nazionale Ancona risulta il capoluogo di provincia marchgiano migliore. Subito dietro (27° posto) Macerata, male Pesaro (56°), malissimo Ascoli che perde 26 posizioni rispetto allo scorso anno e scivola al 59° posto. Il rapporto nel dettaglio

E' Ancona il capoluogo regionale dove si vive meglio,  mentre ad Ascoli va la maglia nera delle Marche. E' quanto emerge dal rapporto Ecosistema urbano 2009 sulla qualità della vita nei 103 capoluoghi di provincia italiani effettuato da Legambiente. Nel complesso le Marche ottengono un risultato non entusiasmante, visto che il capoluogo marchigiano più virtuoso, Ancona, comunque non va oltre il 24° posto della graduatoria nazionale che vede al promo posto Verbania che scavalca Belluno, al primo posto nelle due ultime edizioni. Tornando alle Marche, detto che nell graduatoria non è ancora inserita Fermo (ci sarà dal prossimo anno), dietro ad Ancona si piazz aMacerata al 27° della graduatoria nazionale. Molto più indietro gli altri due caoluoghi di provincia regionali, Pesaro che si piazza al 56° posto (recuperando, però qulche posizione rispetto allo scorso anno) ed Ascoli che registra un pessimo 59° posto, perdendo ben 26 posizioni rispetto allo scorso anno. «Ecosistema Urbano - fa sapere Legambiente - rappresenta e valuta i carichi ambientali, la qualità delle risorse e la capacità di gestione e tutela ambientale dei 103 comuni capoluogo italiani. Gli indicatori utilizzati servono dunque a pesare la sostenibilità ambientale della città e quindi, in particolare, il carico che le attività economiche e gli stili di vita generano sulle risorse ambientali e la qualità delle risposte messe in atto. E' fondamentale, però, ricordare che la complessiva "qualità ambientale" di una città include una molteplicità di fattori non sempre misurabili. Si pensi, ad esempio, a tutta una serie di aspetti - come la struttura urbanistica, l'integrazione tra spazi verdi ed edificato, la qualità e l'aspetto degli edifici, il clima - che sono difficilmente riconducibili ad un indicatore numerico».

26 ottobre 2009

SILVIO CAZZANIGA ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )