Al Pergolesi di Iesi arriva "La traviata" di Brockhaus

senza_nomeIESI. Dopo il concerto lirico di Daniela Dessì e Fabio Armiliato (nella foto), entra nel vivo la stagione lirica del Pergolesi che da venerdì 23 ottobre presenta l'allestimento che riprende la famosa Traviata "degli specchi" dello Sferisterio per la regia di  Henning Brockhaus, tra i più apprezzati del capolavoro verdiano. Le anticipazioni sull'opera

Da venerdì 23 ottobre alle ore 21 (repliche sabato 24 ottobre ore 21 e domenica 25 ottobre ore 16) per la 42a Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, va in scena La traviata di Giuseppe Verdi, melodramma in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio.

Lo spettacolo in coproduzione con Teatri S.p.A di Treviso, Teatro dell'Aquila di Fermo e Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, riprende la famosa Traviata "degli specchi" dello Sferisterio di Macerata con la regia di Henning Brockhaus (che firma anche le luci assieme a Fabrizio Gobbi) e le scene di Josef Svoboda, uno degli allestimenti più apprezzati del capolavoro verdiano, vincitore del premio Abbiati 1992.

L'allestimento originale di proprietà dell'Associazione Arena Sferisterio di Macerata è riprodotto in scala ridotta ad opera della Fondazione Pergolesi Spontini nei laboratori di Jesi, con la riduzione dell'allestimento scenico a cura di Benito Leonori, i costumi di Giancarlo Colis. L'allestimento in scala ridotta ricostruito nei Laboratori di Jesi sarà presente nel cartellone 2009/2010 ad aprile/maggio al Teatro San Carlo di Napoli.

Direttore è Giampaolo Maria Bisanti sul podio dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro è il Bellini diretto da David Crescenzi. Interpreti Uni Lee / Valeria Esposito (Violetta Valery), Piero Pretti / Salvatore Cordella (Alfredo Germont), Simone Piazzola / Filippo Bettoschi (Giorgio Germont), Daniela Innamorati (Flora Bervoix), Nan Zheng (Annina), Ramtin Ghazavi (Gastone), Abramo Rosalen (Dottore Grenvil), Mattia Olivieri (Barone Douphol), Matteo Ferretti (Il Marchese d'Obigny), Massimiliano Nori (Giuseppe), Ferruccio Finetti (un domestico - un commissionario).

«In questo allestimento - spiega il regista Henning Brockhaus - il tempo dell'azione si svolge intorno al 1900. Le ragioni sono di ordine estetico e sociale: la moda dell'epoca è sensuale e raffinata, l'opulenza e la decadenza sociali sono delineate con chiarezza. I costumi sono ispirati alla pittura di Giovanni Boldini, il cantore del bel mondo femminile parigino fine secolo; abiti impalpabili, personaggi poco vestiti o vestiti molto leggermente perché la vicenda è ambientata nel salotto della più bella prostituta di Parigi. Dal punto di vista della scenografia, l'unico impianto fisso è un'enorme specchio davanti al muro che da un lato limita e concentra l'azione su un punto focale, dall'altra funziona come rispecchiamento e straniamento della verità di un dramma che è tale in quanto riflette per l'ennesima volta il sacrificio di una creatura quale esito tragico del voyeurismo erotico maschile. Lo specchio, dunque, riflette l'azione scenica. Le singole scene sono invece dipinte su grandi teli che giacciono a terra come enormi tappeti sopra i quali si muovono gli attori; un collage di varie pitture con motivi erotici tratti da stampe dell'epoca. Questa mescolanza tra pittura e realtà crea metaforicamente un caleidoscopio di associazioni e suggestioni e, quando alla fine non ci saranno più immagini e il pavimento rimarrà desolatamente nudo, vorrà dire che il tempo delle illusioni è finito. Lo spettatore vede la scena orizzontalmente ma vede anche la riflessione verticale nel quale tutto l'accaduto è visto da sopra: questa visione è del tutto inedita nel teatro e sembra offrire delle informazioni in più, quasi non lecite. Alla fine dell'opera lo specchio si dispone a novanta gradi rispetto al palcoscenico in maniera che tutta la platea ed i palchi vengano riflessi dentro la storia che sta per terminare. Lo specchio catapulta il pubblico nell'azione, confondendo vittima e colpevole, tutti noi oggi responsabili nei confronti di quel mondo di "deboli" di cui anche Violetta faceva parte».

 

La stagione prosegue poi da giovedì 12 novembre ore 21 con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, regia e scene Damiano Michieletto, direttore Giampaolo Maria Bisanti (repliche il 13 novembre ore 21 e il 15 novembre ore 16). L'allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro dell'Aquila di Fermo, Teatro Comunale Dante Alighieri-Fondazione Ravenna Manifestazioni e Teatro Nuovo ‘Giovanni da Udine', è affidato alle giovani voci dell'Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival 2009 e della Scuola dell'Opera Italiana di Bologna.

In chiusura di stagione, venerdì 27 novembre ore 19 e domenica 29 novembre ore 16 appuntamento con un nuovo allestimento La voix humaine di Francis Poulenc per la prima volta rappresentata al Teatro Pergolesi di Jesi, e di Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, regia Leo Muscato, direttore Matteo Beltrami. Lo spettacolo è in coproduzione con I Teatri del Circuito Lirico Lombardo: Teatro A. Ponchielli di Cremona, Teatro Sociale di Como, Teatro Grande di Brescia, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Comunale di Ferrara.

 

La 42ª stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi, organizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini guidata dall'Amministratore Delegato William Graziosi e del Direttore Artistico Gianni Tangucci, è dedicata al baritono marchigiano Sesto Bruscantini nel 90esimo della nascita. La stagione gode del finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Marche (Assessorato Beni e Attività Culturali), della Provincia di Ancona, del sostegno dello sponsor principale Banca Marche, dei privati riuniti nel raggruppamento Art Venture (Aethra, Gruppo Pieralisi, Leo Burnett Italia, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, S.E.DA., Starcom Italia) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.

 

21 ottobre 2009

SILVIO CAZZANIGA ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )

 
 
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