FERMO. Agli arresti domiciliari il coordinatore della di Fermo di Cittadinanzattiva accusato di chiedere prestazioni sessuali in cambio della possibilità di essere inserite nella lista che permette di lavorare come bandati in ospedale. I particolari della vicenda
Chiedeva prestazioni sessuali in cambio della possibilità di essere inserite nella lista che permette di lavorare come bandati all'ospedale Murri. E' stato arrestato ieri pomeriggio e messo agli arresti domiciliari il coordinatore della sezione di Fermo di Cittadinanzattiva. Su di lui gravano pesanti accuse, abusi sessuali ed estorsione. A firmare il provvedimento il sostituto procuratore fermano Maria Carla Sacco. Le indagini sono partite dopo che una delle badanti, stanca delle continue richieste sessuali dell'uomo ha denunciato il fatto agli inquerenti, portando a sostegno della sua tesi la registrazione dei tentativi di estorsioni subite. Nei giorni successivi, poi, alla sua si sono aggiunte le testimonianze di altre badanti. Ragazze e signore, spesso provenienti dai paesi dell'europa dell'Est, che si rivolgevano allo sportello del Tribunale del malato all'interno dell'ospedale e affidato all'imputato , per essere inserite nella lista delle badanti autorizzare a fare assistenza all'interno della struttura del Murri. Il problema era che le "prove" da superare per conquistare la possibilità di un lavoro erano di carattere sessuale. "Una persona che non ha mai destato sospetti, un comportamento ineccepibile. Siamo volontari e la nostra missione di assistenza ai cittadini continuerà" hanno affermato i responsabilii del Tribumale del malato e il vice coordinatore di Cittadinanzattiva, ovviamente ignari ed estranei alla situazione.
30 luglio 2009
ENRICO MEDICI (
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