Omicidio Namdi, lo sdegno di Renzi e dalla Boldrini, il ministro Alfano a Fermo con il comitato per la sicurezza. L'avvocato dell'omicida: "Non voleva uccidere"

 

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E' morto Emmanuel Chidi Namdi, il migrante nigeriano di 36 anni finito in ospedale in coma irreversibile dopo il pestaggio di Amedeo Mancini, ultrà di Fermo, già noto alle forze dell'ordine. La moglie Chinyery, 24enne, che ha riportato escoriazioni guaribili in 5 giorni, completamente sotto shock e inconsolabile per la perdita di Emmanuel, ha dato l'autorizzazione ai sanitari per l'espianto degli organi del marito.

Don Vinicio Albanesi, che dava accoglienza ai due migranti nel seminario vescovile, dopo la morte dell'immigrato ha ricevuto una telefonata di solidarietà dal il presidente del Consiglio Matteo Renzi colpito dalla storia del profugo nigeriano ucciso a botte da un ultrà a Fermo. Renzi, come lui stesso ha ricordato al telefono, aveva conosciuto don Albanesi quando faceva parte dei giovani scout e gli ha espresso solidarietà e vicinanza per la morte del giovane. 
A tal proposito il presidente del Consiglio su Twitter scrive: "Il Governo oggi a Fermo con don Vinicio e le Istituzioni locali in memoria di Emmanuel. Contro l'odio, il razzismo e la violenza".

Infatti a Fermo per questa mattina è previsto l'arrivo del ministro dell'Interno Angelino Alfano a presiedere un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica a cui prenderà parte anche il Procuratore della Repubblica.

Anche Laura Boldrini, presidente della Camera, indignata e colpita dalla tragica fine del migrante che insieme alla moglie era venuto via dal suo Paese per scampare alla ferocia dei terroristi di Boko Haram, scrive in una nota: "Ha perso la vita qui da noi, in Italia, sotto i colpi dell'odio razzista e xenofobo. Mi addolora ancor di più che questo fatto orribile sia avvenuto nella mia regione, che è sempre stata terra di solidarietà e di accoglienza. Abbraccio nel modo più affettuoso la giovane compagna dell'uomo ucciso e mi auguro che dal territorio, già investito nei mesi scorsi da episodi inquietanti come gli attentati alle chiese della zona, arrivi la risposta più netta, capace di isolare ed espellere i violenti".

Alla Camera anche altri deputati hanno ricordato Emmanuel Chidi Nambdi: "Mai avrei immaginato che nelle mia terra potesse accadere una cosa del genere" ha affermato Paolo Petrini del Pd. "In Italia oggi di razzismo si muore" ha dichiarato Lara Ricciatti del Si. Anche Roberto Giachetti, il vicepresidente della Camera che presiedeva l'Aula, ha espresso "sgomento" per il tragico episodio.

Emmanuel e la sua compagna erano stati accolti dalla "Fondazione Caritas in veritate", guidata da don Vinicio, lo scorso novembre. Erano in fuga dalla Nigeria, dove avevano perso tutti i loro familiari in uno degli attacchi alle chiese cristiane da parte di Boko Haram e per arrivare in Italia avevano superato altre violenze in Libia, compresa la perdita del bimbo che lei portava in grembo. Speravano in un futuro migliore qui in Italia e a gennaio don Vinicio li aveva uniti informalmente, per mancanza di documenti, in matrimonio nella chiesa di San Marco alle Paludi.

"E' distrutto dal dolore - riferisce Francesco De Minicis, avvocato difensore di Mancini - non si aspettava che il pugno sferrato avesse questo effetto e colloca l'episodio in un contesto difensivo''. A tal proposito, secondo le previsioni dell'avvocato, l'autopsia sulla vittima potrà avere "un ruolo non secondario''. "Il mio assistito non voleva uccidere - continua l'avvocato De Minicis - ed esprime la sua vicinanza a chi piange Emmanuel''.

Don Vinicio Albanesi, riferendo del colloquio avuto con Chinyery, la giovane compagna di Emmanuel  dice: "A me ha detto che vuole morire. Ma io le ho promesso che la farò diventare medico, perché quando era in Nigeria studiava Medicina e ha dovuto lasciar perdere dopo essere fuggita dal suo paese. Al momento è l'unico "gancio" che ho per cercare di recuperarla". 

Giorgia Galanti - www.laprovinciamarche.it
FERMO - 7 Luglio  2016 

 
 
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