Prostitute per necessità

prostituta_sul_letto_x_sitoIl decreto legge del governo di qualche mese fa l'ha resa ufficialmente illegale sul marciapiede. Eppure la prostituzione nelle Marche continua ad essere un fenomeno molto rilevante e che, oltretutto si manifesta in diverse forme e modalità. Accanto alla prostituzione "tradizionale", dietro al quale si cela in drammatico problema dello sfruttamento e della tratta delle donne, già da qualche anno nella nostra regione ha preso piede

una nuova forma di prostituzione, "occasionale" e "a tempo determinato" che vede protagoniste ragazze e donne "normali", casalinghe, universitarie, mogli, che si prostituiscono per necessità, per pagare le tasse universitarie, le bollette, il muto o addirittura per arrivare alla fine del mese.C'è, poi, la nuova frontiera della prostituzione on-line che si sta prepotentemente diffondendo anche nella nostra regione, con l'esplosione dei cosiddetti siti escort, vere e proprie holding della prostituzione on-line, che producono fatturati di milioni e milioni di euro all'anno e sviluppano nuove e differenti forme di sfruttamento. E' evidente, quindi, che quel decreto legge rischia di non intaccare e non produrre alcun risultato concreto sul fenomeno della prostituzione, almeno nelle Marche. Anche perché già da qualche tempo anche la prostituzione "tradizionale" aveva seguito nuove vie oltre la strada

  

3 MILA NUOVE "SCHIAVE" NELLE MARCHE. Infatti secondo i dati forniti da "On the road", l'associazione da anni impegnata nella lotta contro la tratta degli esseri umani e in particolare la prostituzione, le ragazze costrette a prostituirsi nelle Marche sono circa 3 mila e di queste solo un terzo (mille circa) lo fa in strada. Le altre si prostituiscono in appartamento (circa 800) o nei locali notturni (1200). Si tratta nella quasi totalità di ragazze straniere, soprattutto provenienti dai paesi più poveri dell'est Europa (Albania, Bosnia, Kossovo, Romania, Ucraina), giunte in Italia con il sogno e la speranza di una vita migliore e finite invece sotto le grinfie di una delle tante bande criminali rumene, albanesi, kossovare e bulgare che si dividono e si contendono il mercato. Torturate, seviziate, schiavizzate e ricattate, vengono poi obbligate a vendere il proprio corpo a 30-40 euro in strada (per non più di 15-20 minuti) o a 80-100 euro in appartamento o nei locali notturni.

 

PROSTITUTE PER "NECESSITA'". Se lo sfruttamento e la tratta delle donne caratterizzano la prostituzione tradizionale, le difficoltà di arrivare a fine mese, di pagare bollette, mutuo o tasse universitarie ma anche la voglia di togliersi qualche sfizio o lusso altrimenti impensabile, sono alla base dell'esplosione della prostituzione "occasionale" che coinvolge casalinghe, universitarie, donne (e da qualche tempo anche uomini) normali che vendono il proprio corpo "part-time", nelle ore libere dal lavoro e dallo studio o nei fine settimana. Per contattare i clienti inseriscono annunci, spesso con foto, sui giornali locali di annunci o su internet, in uno dei tanti siti di annunci erotici che promuovo incontri a sfondo sessuale, teoricamente non a pagamento (anzi in teoria dichiarano di non pubblicare che si propone per prestazioni a pagamento). E se è vero che, sia sui giornali che su internet, tra quegli annunci ce ne sono numerosi di chi realmente è in cerca di emozioni a "luci rosse" esclusivamente per piacere, è però innegabile che quasi il 50% degli annunci  in realtà celano, più o meno maldestramente, prestazioni sessuali a pagamento. Per far capire a chi legge che quella offerta è comunque una prestazione sessuale a pagamento si usano termini ed espressioni particolari. Si  va dal semplice "cerco uomini (o donne) comprensivi o generosi", ad espressioni davvero particolari come "se vuoi incontrarmi portami delle rose" o "per un po' di coccole sono disponibile a tutto", dove rose e cocco sono chiaramente ad indicare gli euro. Questo differente tipo di prostitute sono nella grande maggioranza italiane, tra i 18 e i 35 anni, solitamente ricevono in casa, si prostituiscono per poche ore al giorno m in orari particolari (pausa pranzo o pomeriggio), quasi mai il sabato e la domenica, giorni dedicati esclusivamente alla famiglia, al fidanzato o agli amici. Il loro status sociale e il fatto di ricevere a casa consente loro di applicare tariffe più elevate rispetto alle prostitute tradizionali, non meno di 100 euro e fino a 200-250 euro. Difficile fare un censimento di quante siano queste nuove prostitute. Un'indagine effettuata dall'associazione sessuologi poco più di un anno fa parlava di circa 500 prostitute "part-time" nelle Marche. In realtà, però, il numero dovrebbe essere decisamente maggiore. Infatti navigando tra i siti di annunci erotici più cliccati (contatti, contattiamoci, italiaerotica, desiderya, kijiji) si trovano oltre 3 mila annunci provenienti dalla nostra regione, con Ancona che risulta la provincia con il maggior numero di annunci (più di 1.000).  Significativo il fatto che iniziano ad essere presenti in maniera piuttosto numerosa anche annunci di ragazzi (anche in questo caso tra i 18 e i 35 anni) disponibili a vendere il proprio corpo a donne ma, in diversi casi, anche ad altri uomini.

 

LA PROSTITUZIONE ON LINE: BOOM DI SITI ESCORT NELLE MARCHE. A completare un quadro davvero inquietante c'è, infine, l'esplosione anche nella nostra regione del fenomeno dei siti escort, oggetto nei giorni scorsi anche di un'inchiesta del programma di Italiano "Le iene". "In Italia negli ultimi anni i siti escort si sono triplicati - afferma Maurizio Masicopinto, direttore della divisione investigativa della polizia delle comunicazioni - portali più cliccati presentano centinaia di annunci, suddivisi per regione e  per provincia di appartenenza, con foto eloquenti,  descrizione accurata di tutte le prestazioni sessuali offerte e, naturalmente, numeri di telefono di riferimento. Su quei siti web si può trovare di tutto: escort, gigolò, gay, transex, travestiti e anche chi offre prestazioni sado-maso". Una vera e proprio holding che produce milioni di euro all'anno, che sviluppa una nuova e differente forma di sfruttamento, che per le forze dell'ordine è praticamente inattaccabile. I nuovi sfruttatori sono coloro che gestiscono questi siti e che per ogni escort presente si fanno pagare 300-400 euro al mese. Si tratta di imprenditori italiani con server stranieri, la maggior parte spostati in Svizzera, Olanda, Repubblica Ceca, in modo da non correre alcun rischio di vedersi oscurare il sito dalla polizia italiana. l cliente, però, ha il vantaggio di poter scegliere la prostituta (il gigolò o il transex) che più gradisce, per aspetto fisico e prestazioni sessuali offerte, comodamente da casa o dal proprio ufficio, navigando semplicemente su internet.  Da parte sua l'escort evita i rischi che si corrono in strada, avendo la possibilità di selezionare la clientela. Solitamente ogni annuncio è corredato da foto particolarmente eloquenti, in alcuni casi vengono addirittura elencate in maniera esplicita il tipo di prestazioni sessuali offerte, mentre in alcuni di quei di questi siti ci sono dei veri e propri "consigli per gli acquisti" con le escort più votate, quelle più economiche, quelle più disponibili e che offrono i servizi migliori. I prezzi, naturalmente, sono particolarmente elevati e partono da un minimo di 150 euro fino ad un massimo di 500-600 euro. Navigando tra i dieci siti escort che nel 2008 hanno già superato il milione di contatti, si possono trovare oltre 1000 annunci di ogni tipo (donne, uomini, transex, sadomaso) provenienti dalle Marche. Su tutti la provincia di Ancona con quasi 400 annunci, seguita da Pesaro e Ascoli (250 annunci) e Macerata. Oltre il 50% degli annunci sono di ragazze (in egual numero italiane e straniere). Numerosi sono anche gli annunci di transessuali (quasi 300 annunci) e di uomini.

 

12 giugno 2009

Giorgia Galanti

 
 
Banner
Magicar_x_sito_ott20
Banner
halitattoo_okok
Banner
Lab_Fioroni
Banner
Spazio_x_sito
Banner
Loc_scuola_calcio_x_sito
Banner
S._Stefano_x_sito
Banner
scuola_calcio_sportlandia_x_sito
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
LAPROVINCIAMARCHE.IT QUOTIDIANO ISCRITTO ALLA SEZIONE STAMPA DEL TRIBUNALE DI AP CON N. 490 - EDITORE: Editrice Programmare Via Padre S. Damiani, 40 - San Benedetto Tr. - REDAZIONE: Via Padre S.Damiani, 40 - San Benedetto Tr. - Tel. 3804650790 - e-mail: redazione@laprovinciamarche.it - DIRETTORE RESPONSABILE: Silvestro Pompei - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI