ASCOLI 30.5.2012 - "Ripicca" degli ultras offesi per alcune frasi pronunciate da Benigni in un programma televisivo. I giocatori bianconeri, però, giovedì sera saranno comunque in piazza a disposizione di quanti vorranno salutarli e ringraziarli per la grande impresa

A meno di tre giorni dalla straordinaria impresa portata a termine dall'Ascoli, riesplode la guerra tra gli ultras e il presidente Benigni e, di conseguenza, salta la festa salvezza in programma giovedì sera in piazza del Popolo. E per la quale, tra l'altro, gli stessi ultras stavano mettendo a punto gli ultimi dettagli insieme alla società stessa. A far riesplodere una "guerra" solo messa da parte nelle ultime partite, le dichiarazioni del presidente bianconero Benigni ad una trasmissione televisiva. "Probabilmente San Benedetto ha tifosi più veri dei nostri" ha detto il numero uno bianconero in riferimento al grande seguito di pubblico che ha avuto la squadra rossoblu nel corso dell'anno, pur essendo in serie D.  "Se abbiamo meno senso d'appartenenza - ha aggiunto Benigni - forse è colpa mia, ma potrebbe esser anche colpa di tante altre persone intorno all'Ascoli". Nulla di particolarmente esplosivo e di così pesante da giustificare la reazione stizzita e molto permalosa degli ultras. Anche perchè, detto che è encomiabile l'attaccamento ai colori bianconeri da sempre mostrato dagli ultras (pur se a volte con comportamenti e atteggiamenti non condivisibili), i fatti e i dati dimostrano che le parole del presidente bianconero nascono, purtroppo, da un presupposto indiscutibile, cioè dal fatto che spesso nel corso della stagione attuale al Riviera delle Palme (con una squadra in serie D) erano presenti più spettatori che al Del Duca, nonostante l'Ascoli da anni sia in serie B e sia sempre più, indiscutibilmente, la regina delle Marche.

Va anche ricordato agli ultras, che evidentemente hanno la memoria molto corta, che in questi anni, anche quando l'Ascoli è tornato in serie A, il presidente Benigni ha dovuto sopportare di tutto, dalla bomba carta lanciata sotto la sua abitazione proprio nella sera in cui tutta la città festeggiava il ritorno in serie A, agli insulti e i cori pesantissimi che la curva gli dedica da anni, quasi in tutte le partite. Per non parlare, poi, delle manifestazioni e dei cortei organizzati nei mesi scorsi dagli stessi ultras per convincere Benigni a vendere a presunti compratori che, poi, in realtà i fatti hanno dimostrato non essere per nulla interessati all'Ascoli. Paragonate a tutto ciò le parole pronunciate dal presidente bianconero sono davvero poca cosa ma sufficienti per far tornare gli ultras bianconeri sul piede di guerra. "Noi ultras 1898 giovedì sera non ci saremo - si legge in un comunicato - quello che è successo è troppo grave da sopportare. La nostra salvezza l'abbiamo già festeggiata a Padova. Da questo momento, fino a quando l'imprenditore sarà al suo posto, interrompiamo ogni rapporto con la società e in fondo ci dispiace perchè sembrava finalmente si potesse aprire uno spiraglio per il dialogo: ma se chi si mette a parlare con noi è una società, poi in tv ci va un'altra società, ecco che ogni tipo di comunicazione diventa impossibile". I giocatori bianconeri, comunque, giovedì sera a partire dalla 19:30 saranno presso il Caffè Lorenz a disposizione di quanti vorranno salutarli e ringraziarli.

Francesco Di Silvestre - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.