Iniziative della Provincia per promuovere le pari opportunità e combattere la discriminazione di genere

FERMO 24.5.2012 - Incontro presso la sede alla Provincia con le consigliere regionali e provinciali di parità

Di due importanti strumenti di promozione delle Pari Opportunità e di tutela e contrasto della discriminazione di genere si parlerà venerdì 25 maggio, nel corso di un incontro che si terrà dalle ore 10.30 alle 12.30 presso la sede della Provincia di Fermo. Il workshop vede le Consigliere di Parità Barbara Ermini e Paola Casciati, insieme alla Consigliera Regionale Paola Petrucci, impegnate ad esporre le linee guida per la predisposizione dei PAP (Piani di Azioni Positive) e la costituzione dei CUG (Comitati Unici di Garanzia).

Inoltre, alcuni dei Comuni già adempienti illustreranno la loro esperienza mentre le parti sindacali rappresenteranno i bisogni dei lavoratori. Il clima è quello di un sereno confronto e scambio di buone prassi, nell’ottica di una effettiva e proficua collaborazione interistituzionale. Scopo finale è quello di far sì che i PAP e i CUG, piuttosto che un mero atto formale necessario, possano realmente assolvere alla funzione di diffondere la prospettiva di genere nella Pubblica Amministrazione, valorizzando e favorendo la partecipazione lavorativa delle donne, oltre che supportare l’adozione di misure e meccanismi in grado di sostenere la reale parità tra lavoratrici e lavoratori.

Le Pubbliche Amministrazioni sono tenute a predisporre il piano triennale di azioni positive (PAP), attraverso il quale devono tendere ad assicurare, e non quindi semplicemente promuovere, la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne. Detti piani, fra l’altro, al fine di promuovere l’inserimento delle donne nei settori e nei livelli professionali nei quali esse sono sottorappresentate, favoriscono il riequilibrio della presenza femminile nelle attività e nelle posizioni gerarchiche ove sussiste un divario fra generi non inferiore ai due terzi [Cfr. art. 48 d.l. 198/2006, Codice delle pari opportunità tra uomo e donna].

La mancata predisposizione dei PAP comporta, per le Amministrazioni destinatarie dell’obbligo, il divieto di assunzione di nuovo personale, compreso quello appartenente alle categorie protette. La scadenza dei PAP è fissata al 30 giugno di ciascun anno ed gli stessi vanno sottoposti, prima della loro adozione, al parere della Consigliera di Parità competente per territorio.

Su un diverso piano opera invece il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG), istituito con la legge 183/2010, art. 21. Tra i diversi compiti a cui assolvono, essi assicurano, nell’ambito del lavoro pubblico: parità e pari opportunità di genere, rafforzando la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, garantiscono sull’assenza di qualunque forma di violenza morale o psicologica e di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione e alla lingua e, ancora, favoriscono l’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, migliorando l’efficienza delle prestazioni lavorative, anche attraverso la realizzazione di un ambiente di lavoro caratterizzato dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione.

E’ opinione comune delle Consigliere di Parità della Rete Regionale delle Marche, a cui Barbara Ermini e Paola Casciati aderiscono, che questi, così come altri strumenti normativi già in vigore nel nostro paese, debbano essere sempre più visibili, noti ai lavoratori nelle proprie sedi di lavoro e condivisi. Solo così si può immaginare di modificare una cultura dell’organizzazione del lavoro troppo rigida e ingessata che vede tante donne - ma non solo - costrette a subire disagi e malesseri a causa di un sistema organizzativo proteso più a rimarcare pregiudizi e stereotipi che a contrastarli e scarsamente conciliante con riguardo ai tempi di vita e lavoro.

 

 
 
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