ASCOLI 24.5.2012 - La Start Spa premia le scuole della provincia ma finisce sotto accusa per disagi e disservizi nel trasporto pubblico locale

Verranno premiate venerdì 25 maggio alla sala Docens le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Ascoli che hanno partecipato alla prima edizione del concorso "Utilizzo correttamente il mezzo di trasporto pubblico" organizzato dalla Start spa. Un concorso che ha visto una grande partecipazione di studenti (oltre 700) e inserito nell'ambito della campagna formativa ed informativa sul corretto utilizzo del servizio di trasporto pubblico.

Ma se le scuole della provincia meritano la promozione per come hanno risposto all'iniziativa, lo stesso non può dirsi per la Start (la società pubblica che si occupa del trasporto) che, in fatto di trasporto pubblico "predica bene ma razzola male", almeno a giudicare dall'indagine effettuata nei mesi scorsi dalla rete degli studenti piceni e dalle tante proteste che si sono levate nei mesi scorsi da parte di studenti e famiglie del territorio ascolano. Impietosa, in particolare, è  la fotografia che emerge dall'indagine della rete degli studenti (che riguardava anche il trasporto su rotaia) nella quale sono stati assegnati dei voti (da 1 a 10) a vari aspetti del servizio.  E, a parte il riscaldamento interno (6,57), tutte le altre voci (puntualità, pulizia, rapporto qualità-prezzo) sono risultate ampiamente insufficienti, con la disponibilità di posti a sedere che ha ottenuto 3,47.  Un voto altamente negativo che, in realtà, non stupisce perché più volte,nei mesi scorsi, studenti e genitori si sono lamentati per le condizioni in cui i ragazzi si trovano all'interno dell'autobus. "Dopo 5 ore di scuola - afferma uno studente quindicenne del Liceo classico di Ascoli - è una vera e propria tortura dover viaggiare su un autobus talmente affollato che non solo non ci sono posti a sedere ma siamo costretti a stare praticamente attaccati uno all'altro, senza poterci neppure muovere". Da tempo i ragazzi e le famiglie hanno chiesto inutilmente di aumentare il numero di autobus nelle ore di entrata e di uscita dalla scuola, una richiesta più che condivisibile se si pensa che quelle famiglie pagano per usufruire di un servizio che, in queste condizioni, definire discutibile è un eufemismo. Proteste anche per il ritardo (sia in entrata che all'uscita dalla scuola) nel passaggio degli autobus e per le condizioni degli autobus stessi che, in qualche circostanza, hanno lasciato addirittura a piedi i ragazzi.
"Alcuni mesi fa - racconta un sedicenne residente a Villa Pigna di Folignano - nel viaggio di ritorno dalla scuola a Villa Pigna l'autobus si è rotto all'altezza di Monticelli e siamo stati costretti a scendere e, non avendo ricevuto alcuna informazione, a tornare a casa a piedi". Clamoroso,poi, ciò che è accaduto in occasione delle nevicate del febbraio scorso quando, la mattina della prima intensa nevicata, l'autobus che doveva passare a Villa Pigna e Folignano per trasportare i ragazzi a scuola, non è riuscito a salire perché incredibilmente sprovvisto di catene (nonostante la forte nevicata iniziata la sera precedente e gli allerta della protezione civile). Così gli studenti sono dovuti restare per diversi minuti al freddo e sotto la neve, in attesa che arrivasse un autobus provvisto di catene (nonostante la forte nevicata iniziata la sera precedente e gli allerta della protezione civile). Così gli studenti sono dovuti restare per diversi minuti al freddo e sotto la neve, in attesa che arrivasse un autobus provvisto di catene. Tanti disagi e disservizi, quindi, a cui si spera che si ponga rimedio il prossimo anno.

Francesco Di Silvestre - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.