Invasione di cemento, sotto accusa il progetto per l'ex Carbon

area_carbonASCOLI 18.5.2012 - Secondo Legambiente è una follia prevedere edificazioni per circa 5 mila nuovi abitanti in una cittàin cui la popolazione negli ultimi anni è diminuita e scesa sotto i 50 mila abitanti

In merito alla proposta di intervento per l'area dell'ex Carbon presentata da Restart, dal locale circolo di Legmabiente riceviamo e pubblichiamo

"Inutile nascondere la nostra delusione per la proposta RESTART – scrive Legambiente AP in una sua nota -- che prevede nella parte residenziale una enorme quantità di nuova edificazione. Altro che Smart City! Si parla infatti di una quantità di nuove costruzioni di 366.000 mc, con la realizzazione di circa 15 nuovi palazzi di sei piani ciascuno, per un totale di 700 nuovi appartamenti. Se a questi appartamenti si aggiungono gli altri 500 appartamenti che verrebbero realizzati a Monterocco e a Villa Rendina, si giunge alla cifra spropositata di 1200 nuovi appartamenti. Considerando una media di 3-4 abitanti per ogni nuovo appartamento, si arriva alla cifra incredibile di almeno 5.000 nuovi abitanti per la città di Ascoli Piceno. Una vera e propria follia, in una città la cui popolazione negli ultimi tempi è addirittura diminuita, scendendo al di sotto dei 50.000 abitanti. A meno che l’Amministrazione non stia pensando di deportare migliaia di persone da altre parti d’Italia, o che nei prossimi anni ci siano delle ondate migratorie di dimensioni bibliche… Insomma, a chi servono tutti questi appartamenti, chi li comprerà? Noi pensiamo che sia giunta l’ora di dire basta; non si può continuare a pensare che l’unico futuro di Ascoli sia legato esclusivamente al mattone e al cemento, cioè al comparto dell’edilizia. Invece i nostri amministratori continuano ottusamente a puntare sulle speculazioni edilizie, sulle grandi opere, e sul consumo di territorio, perpetuando una mentalità suicida che ci sta portando alla catastrofe non solo ecologica ma anche economica. Ripetiamo la domanda che diciamo da sempre ai nostri amministratori: fino a quando potrete continuare ad inseguire questo modello fallimentare di sviluppo, fino a quando potrete continuare a costruire nelle ultime aree libere, fino a quando potrete continuare a spendere milioni di euro per le grandi opere, come l’arretramento della A14? Inutile nascondere la nostra delusione. Per rilanciare l’Area Carbon e l’intera città di Ascoli Piceno e il suo territorio bisognava volare alto, e invece ci troviamo di fronte all’ennesima speculazione edilizia… La mentalità è sempre quella che ha portato alla nascita dei quartieri dormitorio come Monticelli, che solo negli ultimi anni ha recuperato un po’ della sua vivibilità. A cosa serve costruire un’altra piccola Monticelli nel quartiere Luciani, magari con il teleriscaldamento? Ribadiamo la nostra opinione, per riqualificare l’area è necessario un Concorso di idee a Livello nazionale e internazionale al fine di realizzare un’ opera che possa attrarre architetti da tutto il mondo (vedi Bilbao in Spagna), è necessario applicare una nuova mentalità, un nuovo modo di progettare e di riqualificare le aree. E all’interno del bando del Concorso di idee andrà specificato a chiare lettere qua’ è la quantità massima consentita di nuovi edifici, le loro altezze e le loro tipologie".

 
 
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